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AMD FX-8150: Bulldozer al banco prova - AMD FX-8150

Indice articoli

anteprimaIn questo articolo vi mostreremo un’analisi approfondita delle prestazioni della CPU AMD FX-8150, top di gamma tra le proposte basate sulla nuova architettura Bulldozer. I test prevedono un’ampia suite di test in cui la CPU verrà comparata alle altre proposte del mercato, sia a default, sia a diverse frequenze. Verrà inoltre analizzato l’impatto delle memorie sulle prestazioni, nonché i consumi al variare della tensione.




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AMD FX-8150

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Riassumiamo brevemente le caratteristiche principali della CPU FX-8150:

  • 8 core fisici
  • 3,6 GHz (fino a 4,2 GHz in modalità turbo)
  • 3 Livelli di Cache
  • 8MB di cache unificata all’ultimo stadio
  • 4 Controller HyperTransport
  • Controller dual channel RAM DDR3 integrato

Caratteristiche esclusive principali

L’architettura Bulldozer rappresenta il progetto più innovativo realizzato fino ad oggi dopo l’introduzione dell’architettura K10 comune ai Phenom ed Athlon, perché sfrutta il concetto di cluster quale elemento base per tutte le CPU realizzate con architettura CMT (Cluster Multi-Threading). Del resto Bulldozer è concettualmente l’unione di 2 moduli dual core indipendenti accomunati da una cache di secondo livello ma anche da un’unità in virgola mobile anch’essa condivisa, in grado di operare come unità singola a 256 bit oppure operare separatamente e simultaneamente come due unità indipendenti a 128 bit. Ogni modulo Bulldozer contiene una cache di secondo livello L2 di 2 Mbyte di tipo condiviso tra tutte le risorse interne. Lo schema di seguito esemplifica il concetto.

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È chiaro quindi che AMD ha caratterizzato l’architettura Bulldozer con una soluzione scalabile e fortemente rivolta al futuro con soluzioni che si evolveranno in sempre più maggiori core. È lo stesso principio del Cloud e della clusterizzazione (passatemi il termine) tramite moduli indipendenti il cui flusso e l’operatività in termini di efficienza è stato fortemente ottimizzato al fine di evitare la ridondanza dei dati. L’ottimizzazione/efficienza dei flussi e dell’operatività di un singolo blocco Bulldozer ha portato, secondo AMD, ad un risultato di efficienza dell’80% rispetto ad un’architettura costituita da 2 core separati con risorse condivise, con un consumo energetico inferiore. Questo costituisce un importante risultato che ha portato Bulldozer a raggiungere una frequenza operativa in modalità turbo massima di 4,2 GHz. Vi proponiamo a titolo di confronto lo schema comparativo di Bulldozer con l’architettura i5/i7 di Intel: le differenze sono notevoli.

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Ricordiamo che una recensione più approfondita di Bulldozer è disponibile sul nostro sito all’articolo: AMD Bulldozer al debutto.

Prima di proseguire, un piccolo aggiornamento sulle statistiche del die Bulldozer, per il quale, secondo quanto affermato anche da AMD, sono stati forniti dei dati errati.

AMD aveva infatti dichiarato l’integrazione di circa 2.2 miliardi di transistor all’interno di un die di 315 mm2. Dopo il lancio di Interlagos, tale valore è stato ridimensionato a soli 1.2 miliardi, quasi la metà. In rapporto a Llano, che utilizza lo stesso processo produttivo a 32nm, Bulldozer sembra essere molto meno “denso”. Ciò si può spiegare probabilmente con la presenza di un maggior quantitativo di cache che occupa più area rispetto alle unità di elaborazione della GPU di Llano. Confrontando con i dati relativi alle CPU Intel, il processo SOI a 32m sembra richiedere una maggior quantità di spazio rispetto al processo HKMG a 32m. Il confronto con Thuban lascia anche qui qualche dubbio, dal momento che si ha una densità spaziale poco inferiore al processo produttivo a 45nm.

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Nota: alcune fonti riportano un numero di transistor pari a 995 milioni per Sandy Bridge anziché 1.16 milioni; purtroppo non c’è un dato ufficiale in merito.  

Concludiamo questa parte con una comparativa delle CPU AMD FX finora disponibili:

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Corsair

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