Ciao Mondo 3!

roundupIVSi era preventivato di fare un roundup ogni due/tre mesi ma, dato l’elevato numero di test, questo nuovo articolo si è rivelato decisamente ostico; siamo lieti di presentarvi oggi il quarto roundup inerente ventole da 150/140/120/92/80mm e vi facciamo anche presente che oltre alla presenza di due piccoli regali all’utenza appassionata (leggete i dettagli nelle conclusioni di questo articolo), sarà affrontato anche un discorso molto particolare, ovvero il comportamento delle ventole in base al dissipatore! Dopo aver messo in piedi una piattaforma standard per l’analisi termica e fonometrica delle ventole, oggi andremo ad analizzare il comportamento di molti altri modelli recenti ed interessanti, compresa la ventola da 120mm Silverstone AP123, che promette di essere una piccola gemma per la ventilazione dei cabinet (non per i dissipatori, per inciso). Come abbiamo fatto fin d’ora, saranno analizzati sotto il punto di vista aerodinamico, termico e acustico (per tutte le ventole da 150,140 e 120mm) ben 20 modelli, tra cui molte novità del settore. Facciamo presente che nella comparativa che troverete nella parte finale di questo articolo ci saranno ben 59 modelli (testati a livello acustico e termico) su di una piattaforma Intel X58 ed un dissipatore particolarissimo, e molto esigente. Vi auguriamo una buona lettura e vi invitiamo a commentare l’articolo, così facendo sarà possibile migliorare ulteriormente il lavoro svolto fin d’ora. Il vostro contributo è importante quindi vi invitiamo anche a far girare l’articolo presso i vostri conoscenti; il motivo? Tra i commenti in questo thread verrà scelta una persona (non dello staff), che sarà il fortunato vincitore di una ventola Coolink SWiF2-1201 ed di una ventola da 180mm di colore bianco di Phobya!

 

 

 

Nel seguente elenco potrete trovare tutti i modelli analizzati in questo quarto roundup e a destra potete leggere le recensioni di alcuni di questi prodotti. Questi ultimi, infatti, sebbene già presentati, non erano stati testati a livello termico, per via del diametro maggiorato.

 

150mm

 

140mm

 

120mm (e minori)

  • Akasa Viper PWM (gentilmente concessa da Akasa)
  • Akasa Apache PWM (gentilmente concessa da Akasa)
  • Arctic Cooling F12 PWM
  • Coolink SWiF2 tutti i modelli (testate a livello termico le 120mm, gentilmente concesse)
  • SWiF2-80P HDB PWM
  • SWiF2-92P HDB PWM
  • SWiF2-120P HDB PWM
  • SWiF2-800 RPM 1100 HDB NON-PWM
  • SWiF2-801 RPM 1500 HDB NON-PWM
  • SWiF2-920 RPM 1100 HDB NON-PWM
  • SWiF2-921 RPM 1500 HDB NON-PWM
  • SWiF2-1200 RPM 800 HDB NON-PWM
  • SWiF2-1201 RPM 1200 HDB NON-PWM
  • Noctua NF-S12A FLX (gentilmente concessa da Noctua)
  • Noctua NF-S12A ULN (gentilmente concessa da Noctua)
  • Noctua NF-S12A PWM (gentilmente concessa da Noctua)
  • Silverstone AP123 (gentilmente concessa da Silverstone)

 

Organizzazione dell’articolo

Nel prossimo capitolo troverete la lista completa dei modelli analizzati nel banco di prova ma vi invitiamo a leggere anche gli altri roundup in quanto sono stati recensiti molti altri prodotti. Successivamente, vi mostreremo la piattaforma di test per le soluzioni di ventilazione di Xtremehardware. Prima di procedere con le misurazioni di temperatura, vogliamo descrivere in modo sommario alcuni dei più importanti elementi in una ventola, per poi analizzare brevemente i modelli in esame, riportandone in sequenza le principali caratteristiche tecniche e suddividendoli in base alla marca. Al termine della descrizione tecnica dei modelli presi in esame, potrete osservare i test di temperatura, nonché ii livelli di emissione acustica e quindi sarà possibile farsi un’idea sulla tonalità e sui potenziali problemi. Tutte le ventole verranno testate su una vecchia gloria, il Thermalright TRUE Copper 1366, che vi mostriamo:

 

true copper intro

 


Elenco modelli testati fin d’ora

 

In questo capitolo saranno elencati i modelli testati fin d’ora a livello termico e acustico. Ricordiamo che non è la lista completa poiché molti altri sono stati recensiti ma NON testati sulla piattaforma di carico, quindi per ragioni di fruibilità non saranno evidenziati qui. Purtroppo non è stato possibile testare tutti i modelli per via del fatto che questa piattaforma non era stata ancora messa in piedi all’atto della recensione, quindi abbiamo ritenuto opportuno analizzare tutti i modelli in nostro possesso, al fine di inserirli nella comparativa. Vogliamo realizzare una delle più grandi comparative attualmente esistenti, sul dissipatore più impegnativo e con il più fine discernimento, grazie al fatto che questo modello di dissipatore è interamente in rame, e rappresenta il NON PLVS VLTRA della progettazione per radiatori a singola torre, ad aria. 1.8Kg di rame non sono affatto pochi, se posti con la scheda madre in verticale sono capaci di deformare irrimediabilmente il PCB, ragion per cui potrete intuire che siamo di fronte ad una situazione a dir poco estrema. Per ovvie ragioni il dissipatore è stato installato su un banchetto di test orizzontale, con impronta termica controllata ogni volta, standard e immutata per l’intera sessione di test. In ogni roundup infatti il dissipatore non viene mai smontato dalla piattaforma, anche se ciò si è dimostrato essere irrilevante data la procedura di test standardizzata ed uniforme.

 

150mm (analizzate a livello termico ed acustico)

  • Thermalright TY-150 PWM
  • Noctua NF-A15 PWM

 

140mm (analizzate a livello termico ed acustico)

  • Akasa Viper S-Flow
  • Cougar CF-V14H
  • Noctua NF-A14 ULN
  • Noctua NF-A14 FLX
  • Noctua NF-P14 PWM
  • Nzxt 60-FN14B-SGB
  • Nzxt 60-FN14B-SNB
  • Noiseblocker NB-BlackSilent PRO PK-3
  • Phanteks PH- F-140S PWM
  • Prolimatech Aluminum 140mm
  • Scythe Glide Stream 1600RPM – SY1425HB12H
  • Scythe Glide Stream 1300RPM PWM – SY1425HB12M-P
  • Scythe Glide Stream 800RPM – SY1425HB12L
  • Scythe SM1425SL12LM-P
  • Thermalright TY-141 PWM
  • Xigmatek XAF-F1451
  • Xigmatek XAF-F1453 LED

 

120mm (analizzate a livello termico ed acustico)

  • Akasa Air Ripper – Piranha PWM
  • Akasa Apache PWM
  • Akasa Viper PWM
  • Alphacool 120mm
  • Antec TrueQuiet Pro 120
  • Arctic Cooling F12 PWM
  • Coolink SWiF2 120P HDB PWM
  • Coolink SWiF2-1200 RPM 800 HDB NON-PWM
  • Coolink SWiF2-1201 RPM 1200 HDB NON-PWM
  • Enermax Vegas DUO 120mm
  • Enermax Vegas TRIO 120mm
  • Enermax Twister Bearing Tech ED122512H-PD
  • Gelid Wing12PL 120 Blue Led
  • Gelid SLIM 12 UV BLUE
  • Gelid SLIM 12 PL BLUE PWM LED
  • Jou Jye BW-1238B-PWM
  • Noctua NF-F12 PWM
  • Noctua NF-P12 PWM
  • Noctua NF-S12A FLX
  • Noctua NF-S12A ULN
  • Noctua NF-S12A PWM
  • Nanoxia FX-2000
  • Nzxt 60-FN12C-SUB 1400RPM 
  • Nzxt 60-FN12C-SNB 1400RPM 
  • Phanteks PH F-120S PWM
  • Reeven Coldwing Silent Performance with PWM RM1225S15B-P 800/1500RPM
  • Reeven Coldwing Silent RM1225S08B 800RPM
  • Reeven Coldwing Performance RM1225S20B 2000RPM
  • Reeven Coldwing Performance PWM + HI/LOW Switch. RM1225S20B-PS 800/1300RPM
  • Scythe Gentle Typhoon 3000
  • Scythe Gentle Typhoon 4250
  • Scythe Gentle Typhoon 5200
  • Scythe Glide Stream 1900RPM PWM – SY1225HB12SH-P
  • Scythe Glide Stream 1600RPM – SY1225HB12H
  • Scythe Glide Stream 1300RPM PWM – SY1225HB12M-P
  • Scythe Glide Stream 800RPM – SY1225HB12L
  • Silenx iExtrema 120mm
  • Silverstone AP123
  • Xigmatek XAF-1254 LED
  • Xigmatek  XAF-F1256 LED

 


Introduzione alla nuova camera di test per i sistemi di ventilazione

 

Ora analizziamo la procedura di test di Xtremehardware inerente ai sistemi di ventilazione.

Data la necessità di compiere misurazioni approfondite per quanto riguarda la rumorosità di questi sistemi, abbiamo acquistato un fonometro molto interessante, che forse in futuro ci permetterà persino di analizzare gli spettri di frequenza dei modelli presi in esame. Al fine di rendervi un servizio migliore, sono state studiate diverse possibilità nella misurazione ed è stato scelto di posizionare la sonda ad una distanza di 30cm. Sebbene quest’ultima possa sembrare dissimile alla distanza media di utilizzo nei normali personal computer, che ammonta di solito ad almeno 50cm, questa distanza ci ha permesso di discernere tra i diversi modelli con una maggiore precisione di fondo, e quindi permettendo anche l’analisi di minuscole differenze che possono esistere tra modelli simili, quasi impercettibili. La rumorosità ambientale è pari a circa 33.2 dBA (con uno scarto del 2.5% in positivo in certi casi) e il microfono è posto frontalmente alla ventola, senza il minimo intralcio o assorbimento del rumore tra i due elementi. Questo implica che in situazioni normali, dove invece la ventola è inserita all’interno di un cabinet, e a maggior ragione sotto a un tavolo, la situazione sarà decisamente migliore sotto il punto di vista armonico, a patto che non ci siano altre fonti di rumore, turbolenza o vibrazione.

 

I valori mostrati saranno quindi perfettamente comparabili tra loro e forniranno una stima realistica del rumore; oltre a questo le misurazioni sono riportate nella scala dB(A), ovvero il valore di rumorosità è adattato alla curva di sensibilità dell’orecchio umano. Ci teniamo a precisare che sono molti i portali in cui viene misurata la rumorosità tramite fonometri dedicati, purtroppo però sono presenti molte problematiche, ignote ai più, che rendono tali misurazioni approssimative:

  • la presenza di fonometri di dubbia qualità e precisione
  • l’assenza di una corretta calibrazione dello strumento
  • l’assenza quindi di certificati di calibrazione conformi alle normative comunitarie
  • l’assenza di una struttura dedicata, fonoisolante, per il contenimento dei rumori ambientali
  • l’assenza di una corretta scala di misurazione
  • l’assenza del valore della rumorosità ambientale, come parametro di test

 

Tutti questi elementi purtroppo portano a un’analisi solamente soggettiva della qualità di un prodotto, e come è prassi nel mondo scientifico, le valutazioni soggettive, se non basate su dati sperimentali, hanno ben poco valore. Il nostro fine è fornirvi una stima appropriata, nei limiti della nostra strumentazione e delle nostre capacità. Purtroppo al momento non è possibile attrezzare una camera anecoica propriamente detta, ma siamo in cerca di nuove soluzioni in tal senso.

 

Noi possiamo garantirvi:

  • la presenza di un fonometro di qualità, preciso e con caratteristiche interessanti
  • la presenza di una corretta calibrazione dello strumento
  • la presenza quindi di un certificato di calibrazione conforme alle normative comunitarie
  • la presenza di una corretta scala di misurazione
  • la presenza del valore della rumorosità ambientale, come parametro di test

 

Come parametro di test sarà quindi utilizzato il rumore ambientale, pari a 33.2dBA circa. A tal fine riportiamo una scala di valori, utile al fine di parametrare il rumore dei sample in rapporto alla concorrenza, ed ai dBA ambientali.

 

tabella 1

 

 

NOTA: tabella di riferimento rielaborata dall’ottimo www.silentpcreview.com

 


Analisi fonometrica dei sistemi di ventilazione – Fonometro

 

In questo capitolo analizzeremo brevemente la procedura di test e l’hardware utilizzato per le passate, presenti e future misurazioni fonometriche. Al fine di darvi un prodotto finale professionale, nei limiti imposti dall’assenza di una camera anecoica, è stato scelto il modello Lutron SL-4013, avente le seguenti caratteristiche tecniche:

  • Sonda separata, facile da usare
  • Pesatura A & C, a norme IEC 651 tipo 2
  • Microfono standard da 0.5"
  • Tempo di pesatura dinamico (Fast & Slow)
  • Uscita AC per espansione del sistema
  • Interfaccia seriale RS-232
  • Selezione portata automatica o manuale
  • Disponibile per regolazione calibrazione esterna
  • Microfono a condensatore per un'alta precisione e stabilità termica
  • Funzione memoria per registrare il valore minimo e massimo
  • Ritenuta e massima ritenuta dati
  • Ampio display LCD per una basso consumo e facile lettura anche in ambiente luminoso
  • Componenti a lunga durata ed involucro in plastica ABS leggero e robusto, manovrabile con una sola mano
  • Fornito con sonda, custodia per sonda e manuale
 

 

tabella 2

 

Lo strumento si è rivelato davvero molto buono per queste misurazioni, ed ha offerto valori comparabili e interessanti, il tutto nella completa riproducibilità dei test e nel rispetto delle procedure standard di misurazione, che nel nostro caso risultano essere le seguenti:

  • utilizzo di un cavalletto per il montaggio diretto dell’unità
  • posizionamento della sonda a 30cm dal campione di test
  • test eseguito in un ambiente a dBA fisso di circa 33.2
  • settaggio dell’unità in “Slow mode” e pesatura “A”, con un range da 30 ad 80 dBA

 

Lo strumento è quindi in classe 2 ed è dotato di un’uscita RS-232 che ci permetterà, si spera, in futuro, di analizzare anche le frequenze. La rumorosità viene registrata in relazione agli RPM, derivanti da un Fan controller dedicato della marca Lamptron, il modello FC5-V2.

Ora procediamo con l’analisi di una ventola generica, ponendo l’attenzione sulle componenti principali, ma soprattutto ai fattori da tenere in considerazione durante la valutazione di un eventuale acquisto, o utilizzo.

 

LUTRON

 

 


Analisi strutturale di una ventola

 

In questo capitolo analizzeremo brevemente le varie componenti di una ventola. Innanzitutto lo spessore, poi il diametro, le pale di ventilazione, il motore, ticking, caratteristiche strutturali peculiari, gestione dei flussi posteriori e sleeving (cablaggio). Procediamo.

 

SPESSORE: la gran parte delle ventole attualmente esistenti sono spesse 25mm. Questa dimensione è diventata ormai uno standard di produzione, per via dell’ottimo bilanciamento tra compatibilità, potenza e rumorosità complessiva. Ovviamente però esistono esigenze particolari che hanno portato alla creazione di modelli dallo spessore maggiore (38mm), che appunto è importante in determinate tipologia di applicazioni, industriali, consumer o server, oppure per l’ottenimento di prestazioni impressionanti come nel caso delle Scythe Kaze Ultra, come abbiamo visto nella recensione dell’ HE01 Silverstone con il modello SST-FHP141-H avente ben 171CFM teorici (CLICCA QUI). Eccezioni al ribasso invece possiamo trovarne con il famoso marchio Scythe, che si è sempre contraddistinto per l’aver immesso in commercio modelli particolarmente validi, ma aventi uno spessore pari a 10mm; questa tipologia è utile per dissipatori low profile, dove le dimensioni sono più importanti delle prestazioni complessive. Come altro esempio di modelli da 38mm troviamo le ventole del produttore “Delta Electronics”, però soluzioni del genere sono generalmente orientate ad utilizzi estremi, dove il rumore non è un problema e dove l’unico fine è l’ottenimento delle massime prestazioni possibili perché ricordiamoci che il rumore è anche derivante dallo spessore della ventola, per via del CFM e delle turbolenze generate dai flussi d’aria.

 

SPESSORE 3

 

SPESSORE1  SPESSORE 2

 

DIAMETRO: sebbene siano presenti dei convogliatori, un diametro maggiore permette di aumentare il valore di CFM e diminuire l’emissione sonora in dB(A). Lo standard di utilizzo delle ventole per i cabinet, nel corso della loro evoluzione, si è spostato da 60/80 a 120mm, ed ultimamente si cominciano ad adottare modelli da 140mm, nella parte posteriore e superiore, e soprattutto anche da 150mm (Noctua NF-A15 e Thermalright TY-150). Per i cabinet sono presenti ventole di aerazione con diametri molto elevati, ben 230mm, mentre per i dissipatori ad aria al massimo si è arrivati a 150mm. Per i radiatori esistono modelli compatibili con ventole da 180 e 200mm (ad esempio il Phobya Xtreme 400). Per i dissipatori delle VGA, sono usciti modelli in commercio che supportano fino a 4 ventole da 120mm, ma comunque i diametri sono generalmente nell’ordine dei 60-80mm, anche se ci sono casi di radiatori fino a 2x140mm, ad esempio il Prolimatech MK-26, da noi testato QUI (CLICCA).

 

DIAMETRO VENTOLA

 

PALE: il numero delle pale di una ventola è un buon indice generalmente del CFM, in quanto più è elevato e più portata permetterà a parità di spessore e diametro. Tuttavia, non è sempre così ed esistono delle eccezioni dovute al design del telaio. Le pale possono essere contraddistinte da particolari motivi funzionali proprietari, ad esempio è interessante notare la serie AKASA VIPER, che si è contraddistinta per una struttura particolare che ne ha permesso un ottimo aumento dei CFM complessivi, anche se i benefici sono tali in relazione al radiatore utilizzato. C’è anche da far presente la tipologia delle pale a turbina, differente da quelle comuni a pala; le prime sono state utilizzate fin dagli albori della dissipazione termica delle componenti High-Tech, ma per i dissipatori si è optato pian piano per la seconda tipologia. Ad ogni modo oggi analizzeremo solo quest’ultima, quindi chiudiamo qui la parentesi. Facciamo notare che esistono molte tipologie, ad esempio larghe e sovrapposte (Silverstone AP121), oppure sottili ed angolate, ma spaziate (Noctua NF-S12A), oppure una via di mezzo (Thermalright TY-141) e quindi significa che per ognuno dei singoli modelli c’è una scelta di progettazione ben specifica, un fine di utilizzo ad hoc. Il quantitativo standard è sette ma sono in commercio modelli con addirittura 13 pale, ad esempio la Prolimatech Aluminum da 140mm (QUI la recensione)

 

PALE

 

MOTORE: il motore è fondamentale ovviamente per la rotazione stessa, ma è una delle parti determinanti per quanto riguarda la validità ed il successo di una ventola. I motivi sono principalmente tre: presenza di ticking (fenomeno presente nella Scythe Ultra Kaze 3000rpm che rende una ventola molto fastidiosa a causa di un ticchettio permanente dovuto alla rotazione del motore), vita della ventola (Main Time Between Failure, MTBF) ed anche RPM teorici possibili, quindi anche la gestione PWM della ventola stessa. Esistono moltissime tipologia di bearing e quindi tenete d’occhio il valore in MTBF. Il tipo più comune ed economico è lo sleeve bearing, più silenzioso, ma solitamente meno longevo. Fa utilizzo di un semplice lubrificante per far ruotare il rotore all’interno dello statore. Il ball bearing fa invece utilizzo di cuscinetti a sfera e pur essendo più rumoroso è più longevo nel tempo. Le aziende hanno cercato di combinare i vantaggi delle due tecnologie, migliorando la longevità dello sleeve bearing, attraverso sistemi di stabilizzazione magnetica e meccanica del rotore e di protezione del liquido lubrificante. Nel corso degli anni è stato possibile implementare anche la funzionalità PWM ovvero “Pulse Widht Modulation”, ovvero una regolazione della velocità della ventola in funzione del carico di lavoro della CPU, permettendo di abbassare la rumorosità quando si è in IDLE. Tale funzionalità è certamente interessante, ma è sempre opportuno monitorare direttamente la temperatura sotto carico, trovando un settaggio fisso che permetta il perfetto bilanciamento tra rumore e prestazioni. C’è anche da far presente un fattore, molto importante nel caso dell’utilizzo di radiatori: la dimensione del motore stesso.

 

DIAMETRO MOTORE

 

Molte ventole, ad esempio le SilenX iExtrema, presentano un diametro del motore molto contenuto, e ciò comporterà un aumento del CFM a causa di una maggiore lunghezza delle pale, e pescaggio dell’aria nella parte interna. Posteriormente al motore infatti si genera un cono d’ombra, di ventilazione, che non viene dissipato come il resto delle alette e quindi si perde si efficienza dissipante. Una soluzione a questo problema è l’utilizzo di convogliatori dedicati, come appunto nelle soluzioni a liquido, che permettono di uniformare, convogliando quindi, il flusso d’aria quasi uniformemente, seguendo il moto rotazionale dell’aria derivante dalla rotazione del motore, oppure più semplicemente si può ottimizzare sia il diametro del motore (riducendolo), sia la struttura rendendolo bombato ed aggiungendo motivi funzionali tesi a ottimizzare i flussi d’aria.

 

MOTORE

 

TICKING: in merito a questo fenomeno l’unica certezza è la prova sul campo, ma è anche possibile che sia dovuta a difetti di progettazione del singolo sample, ed è più frequente con modelli aventi un motore non particolarmente stabile, anche se fondamentalmente nel 90% dei casi dipende dalla bontà del motore in sé. Purtroppo è comune prassi pensare che se una ventola lavora a RPM elevati, portandola intorno agli 800-1000RPM possa lavorare senza problemi: niente di più falso. Perché? Innanzitutto se lavora a RPM elevati, significa che è stata progettata per lavorare a questo quantitativo, significa che le pale sono ottimizzate per CFM importanti, significa che l’MTBF è certificato per quel dato range di utilizzo, significa che consumerà ben più di una ventola ottimizzata per RPM contenuti (a parità di giri al minuto) e significa anche che la pressione statica potrebbe differire molto in rapporto ovviamente alla rotazione. Queste sono tutte ragioni che portano ad una conclusione: se una ventola è stata rilasciata per girare a TOT RPM, è il caso di utilizzarla in quelle condizioni, al contrario se una ventola presenta RPM nominali bassi, significa che il motore è idoneo a quell’ammontare, e quindi che non porterà a fenomeni simili al ticking e che i flussi d’aria saranno bilanciati. Un caso su tutti, le ventole Scythe Ultra Kaze da 3000RPM: portandole ad 800RPM ci sarà un forte ticking del motore, che se rapportato ad una Noctua NF-P12/S12/F12 porta all’impossibilità di avere a disposizione una ventola silenziosa persino a bassi giri di rotazione, al contrario delle seconde dove invece il problema non è presente.

 

FEATURES PECULIARI: ogni modello presenta delle features caratteristiche, ad esempio basti pensare alle Noctua ovvero a delle ventole con un elevatissimo know-how. Non si può generalizzare ma in molti casi si è visto che sono i motivi funzionali delle pale a essere diversificati, oltre alla presenza di colorazioni particolari tramite LED di illuminazione (statici o selezionabili come nella bellissima serie Enermax Vegas) oppure alla presenza di colorazioni intrinseche UV-Reactive come per quanto riguarda le Nanoxia. Oltre a questo possiamo trovare migliorie specifiche del motore, delle componenti interne, del telaio, dell’assorbimento delle vibrazioni, di particolari gestioni delle connessioni esterne (in tandem con altre ventole e con regolazione in serie PWM ad esempio), oppure setti posteriori per incanalare l’aria oppure addirittura griglie a spirale per rendere più diretto il flusso posteriore. Insomma, un piccolo universo di varianti, e non c’è nulla di più lontano dal vero dell’affermazione che una ventola vale l’altra.

 

features 1  features 2

 

GESTIONE DEI FLUSSI: anche la gestione dei flussi d’aria è di fondamentale importanza perché incide direttamente sulla pressione statica, e quindi su quel parametro che permette di aumentare la resa dissipante della ventola stessa; ciò rende possibile l’adattamento di quest’ultima a dissipatori/radiatori più o meno spessi, con tutte le conseguenze del caso. Ad esempio una ventola potrebbe essere eccellente per un dato dissipatore, ma essere scadente per un altro; in sostanza ventole con elevati CFM sono inutili con radiatori aventi alette spaziate e poco spesse, mentre vale l’opposto nel caso di radiatori spessi (magari aventi alette di raffreddamento in rame invece che in alluminio).

 

FLUSSI 1

 

SLEEVING: per sleeving (sleeve = guaina) si intende la tipologia di guaina di protezione che viene riposta, o meno, attorno ai cavi di alimentazione e controllo della ventola. Teoricamente questo è uno degli aspetti meno importanti, però in lavori di modding è un elemento determinante, per via dell’elevato numero di ventole e connettori di alimentazione presenti all’interno di un PC. Le ragioni, oltre che estetiche, possono anche essere funzionali perché un ottimo sleeving implica generalmente una cura migliore nell’aggancio dei connettori della ventola ai PIN della stessa, 3 o quattro che siano.  A tal proposito può succedere, specialmente in connettori accessori dei fan controller o di alimentazione MOLEX, che si stacchi qualche linea di voltaggio, disabilitando quindi la ventola, o l’unità che si intende alimentare. Oltre a questo generalmente un ottimo sleeving è associato alla presenza o di cavi lunghi, o connettori accessori sleevati, che quindi in molti casi permettono il prolungamento del connettore stesso. Ci sono molte varietà, dalla classica stile Gelid (fotografia 1) alla Noctua (2), oppure la variante Coolink (3) che purtroppo non ci ha convinto; l’ultimo caso prevede un filo di misurazione degli RPM separato ed indipendente dall’alimentazione, soluzione propria del modello Arctic Cooling F12.

 

SLEEVING 1  sleeving 2  sleeving 3  sleeving 4

 

Solitamente si comparano i dati di targa delle ventole di modo da avere un’idea complessiva delle caratteristiche tecniche, affinché il tutto sia di più facile comprensione. Sono riportati i valori della rumorosità in dB(A), i valori del CFM e molti altri parametri determinanti, tra cui la vita media in MTBF. In merito alla rumorosità, vogliamo precisare che la scala in dB(A) è di natura logaritmica, quindi non è lineare. Ogni 3 dB(A) emessi c’è un raddoppio del rumore prodotto dall’unità. Tra 20 dB(A) e 29 dB(A) c’è una differenza molto elevata, almeno a parità di ventola. Oltretutto è bene precisare che le comparazioni vanno fatte a parità di misurazione e strumenti, quindi comparare i dati di targa di un produttore X con quelli di un produttore Y spesso ha poco senso, perché potrebbero essere significativamente differenti. E’ questa la ragione per cui ci si trova con misurazioni in dB(A) in certi casi di 8 contro 34, o di 15 contro 22. Non è detto che quei 15 ad esempio indichino una rumorosità inferiore, se non è chiara la scala di riferimento e soprattutto la rumorosità ambientale, oltre a dettagli non secondari tra cui il luogo della misurazione.

 

Ora analizzeremo alcune delle marche più interessanti in commercio, buona lettura !

 

NB: riportiamo la tabella interattiva dei colori che verrà utilizzata nel corso dell’articolo:

http://users.libero.it/luclep/itaint.htm

 

 


Akasa Viper ed Apache 120mm

 

Ora analizzeremo due modelli del famosissimo marchio Akasa, noto ai più per soluzioni di dissipazione termica, che in moltissime occasioni abbiamo visto eccellere negli specifici settori di appartenenza. Ecco il nome dei modelli che saranno testati:

  • Akasa Viper, 120mm
  • Akasa Apache, 120mm

 

Akasa è un marchio molto conosciuto nel campo della dissipazione, si è caratterizzato dall’immissione nel mercato di prodotti molto attenti sotto il rapporto prezzo/prestazioni e ciò, di questi tempi, è di fondamentale importanza. Il marchio Akasa è nato ben dodici anni fa e da quel momento si è contraddistinta sempre più per prodotti interessanti. Dal 2002 fino al 2006 la colorazione dei modelli era gialla e blu, molto particolare a nostro avviso, ma se vogliamo troppo estremizzata. Da 6 anni a questa parte si è cercato di migliorare sia il marchio stesso, l’organizzazione societaria, sia l’estetica, e la qualità dei prodotti che abbiamo recensito, e che recensiremo oggi, ne è la prova diretta. Precisiamo che questi modelli sono già usciti in commercio da molto tempo, ma ciò non compromette nella maniera più assoluta la bontà intrinseca, dato che sono ancora molto commercializzati e richiesti.

 

IMG 8661

 

Struttura e Features

La struttura dei due modelli, perlomeno in termini generici è simile, ma il fine di progettazione è quello di occupare due nicchie ben distinte: da una parte troviamo l’utente enthusiast che vuole le performance termiche assolute, dall’altro invece l’utente che si accontenta di temperature più alte, ma con una rumorosità di fondo contenuta. La tipologia delle pale è simile in quanto il diametro è identico, come è identica la tipologia delle pale, non a caso presentano il motivo S-FLOW, che permette sulla carta di migliorare le performance di CFM del 30% rispetto ad un classico modello standard a 7 pale di ventilazione. Il motore è valido ed è presente un microscopico e quasi impercettibile ticking nel modello Apache, mentre nella Viper è leggermente maggiore, ma nulla di preoccupante. La qualità è elevata e sono dotate del controllo PWM. C’è da capire come mai vengano specificate 50.000h di MTBF con l’HDB quando Cougar ne specifica sei volte tanto, a parità di denominazione; sicuramente ci saranno delle differenze interne degne di nota, ma il dubbio sorge spontaneo. Comunque sia 50.000h sono egualmente tantissime e non ci saranno problemi con usi prolungati. Il numero delle pale è elevato e grazie al motivo S-Flow si ottiene un migliore bilanciamento tra CFM e RPM rispetto alla concorrenza, infatti è una cosa che abbiano notato a livello termico. Il colore delle pale è giallo limone per le Viper e grigio verde scuro per le Apache, e le pale non sono removibili. Per il modelli Viper abbiamo performance teoriche elevate nel caso di radiatori con alette serrate e spesse mentre per il modello Apache le performance saranno leggermente inferiori, però valide per tipo dissipatore. La rumorosità non è eccessivamente elevata nel modello Viper, complice l’ottima qualità complessiva, però certamente non possiamo definirla silenziosa; per l’Apache invece siamo su livelli molto più confortevoli.

 

akasa

 

 

 


Akasa Viper ed Apache 120mm, pt. II

 

Vi mostriamo ora le foto della scatola e del bundle.

 

Akasa Viper 120mm

 

Confezionamento esterno, interno

 

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Telaio e connettore:

 

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Akasa Apache 120mm

 

Confezionamento esterno, interno

 

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Telaio e connettore:

 

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Arctic Cooling F12

 

Ora è il momento del modello Arctic Cooling F12. Non ci soffermeremo molto per via del fatto che non è stato fornito dal produttore e quindi faremo solo una piccola introduzione. Il modello, come riporta il titolo, è l’ F12 PWM, da non confondersi con la Noctua NF-F12 PWM. Il diametro è ovviamente 120mm.

L’azienda svizzera Arctic è molto famosa per aver immesso nel mercato alcune delle soluzioni più interessanti sotto il rapporto prezzo/prestazioni: ricordiamo ad esempio, nel campo dei dissipatori per GPU l’eccellente Accelero S1 oppure la serie Xtreme che tutt’oggi continua a mietere successi. Il settore d’appartenenza è quindi la dissipazione termica, ma sta cominciando ad inserirsi anche nel mercato dei cabinet.

 

Struttura e Features

La struttura è classica, senza troppi fronzoli però è presente un elevato numero di pale di ventilazione. E’ PWM ed il motore non porta a ticking elevati; l’MTBF non è specificato ma sicuramente superiore a 30.000h e l’elevato numero delle pale (9) consente un buon bilanciamento tra CFM ed emissioni acustiche, con una pressione statica quindi nella media. Il telaio è standard e non ci sono peculiarità se non una dimensione del motore leggermente minore dello standard, il che permette l’aumento del CFM, e la possibilità di dividere il segnale della ventola per controllare fino a 5 ventole, tramite la tecnologia “PWM Sharing”, tramite l’adozione di un connettore ausiliario specifico. Ovviamente devono essere utilizzate in sequenza, il che le rende ideali per cabinet termocontrollati. Il colore delle pale è bianco e non sono removibili. Il target di utenza è per gli amanti del silenzio, ma con un occhio alle performance assolute perché come vedremo è un modello davvero eccellente. Per forza di cose, la rumorosità sarà bassa, non potevamo aspettarci altro da Arctic Cooling dato che è uno dei loro marchi di fabbrica. Peccato per la totale assenza dello sleeving, d’altronde il taglio sul costo di produzione è evidente.

Una fotografia (del modello TC, dato che non sono presenti altre sul sito principale Arctic):

 

A

 

arctic cooling

 

 


Arctic Cooling F12, pt. II

 

Vi mostriamo ora le foto della scatola e del bundle.

 

Confezionamento esterno, interno

 

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Telaio e connettore:

 

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Non poteva mancare il logo, che su un prodotto tanto economico è certamente atipico:

 

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Cougar CF-V14H e NZXT 60-FN14B-SGB

 

Cominciamo con l’analisi sommaria (in quanto il primo modello non è stato fornito dalla casa madre mentre il secondo invece è stato già recensito a livello strutturale) di questi due prodotti:

  • Cougar CF-V14H , 140mm
  • NZXT 60-FN14B-SGB, 140mm

 

Cougar è stata fondata nel 2007 ed ha sede in Germania, quindi è relativamente giovane, però è innegabile constatare che ha certamente qualche elemento distintivo, tra cui questa linea di ventole.  Commercializza anche alimentatori e cabinet per PC; purtroppo non abbiamo ancora recensito nulla di questo produttore quindi non possiamo parlare per esperienza personale, fatto sta che se la qualità complessiva è simile a quello che stiamo analizzando in questo istante, tanto di cappello.

Nzxt invece è ben più nota nel settore del mercato enthusiast, e non a caso. Entro breve recensiremo anche il loro cabinet di punta, il modello Phantom 820 e vi facciamo subito presente che è semplicemente sensazionale. Molti prodotti di questo marchio hanno una qualità costruttiva e features di primissimo livello, come vedremo anche oggi. Commercializza cabinet, alimentatori, sistemi di dissipazione avanzati e ventole.

 

Struttura e Features

Cominciamo dall’analisi della Cougar. Ha un diametro di 140mm ed è un vero gioiello, se rapportata a modelli della concorrenza. Tra le caratteristiche tecniche spiccano dei motivi funzionali posteriori per l’incanalamento dell’aria verso il centro del cono di uscita, una tipologia del motore particolarmente elaborata, sia a livello fluidodinamico sia di MTBF, delle pale particolari e ondulate ed ovviamente la gestione PWM. Presenta un MTBF sulla carta impressionante, addirittura 300.000h, un bearing avanzato e performance di prim’ordine, gli permettono di eccellere. Di seguito alcune caratteristiche tecniche:

 

COUGAR 1  COUGAR 2  COUGAR 3  COUGAR 4

 

Una fotografia diretta:

 

cougar 5

 

Per quanto concerne il modello NZXT, oltre alle pale trasparenti con quattro LED laterali di colore verde, è caratterizzato da un numero elevato di pale di ventilazione, le quali sono leggermente meno larghe della concorrenza, ed hanno anche una angolazione particolarmente marcata. E’ presente una leggera curvatura verso l’interno del motore e presenta anche un cavo molto lungo ed ottimamente sleevato. La silenziosità è elevata e le performance sono leggermente superiori alla media. Nel bundle viene incluso un adattatore  3PIN – MLX femmina e maschio, assieme alle quattro viti per il montaggio. E’ una dotazione nella media, ma dato il cavo molto lungo non servirà una prolunga.

Qualche fotografia diretta:

 

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Estetica e rumore

Il flusso d’aria nel caso della Cougar è decisamente elevato se rapportato al rumore, che risulta essere contenuto, senza eccessivi picchi di frequenza. Le performance sono quindi elevate ed il target è l’utente che vuole ridurre le temperature ma senza avere ventole eccessivamente rumorose, quindi l’utilizzo con radiatori è perfetto.

Per quanto riguarda il modello Nzxt invece abbiamo un target d’utenza simile, sebbene però le performance termiche assolute siano inferiori, però viene potenziata l’estetica, per via del luminoso LED verde. Non sono ventole moleste, anche se ovviamente non è presente un MTBF pari a quello della Cougar, che risulta essere il più elevato in assoluto tra quelli dichiarati dalle case produttrici, anche se ricordiamo che il prezzo d’acquisto della NZXT è ben inferiore.

Vi mostriamo le caratteristiche tecniche:

 

 

cougar e nzxt

 


Coolink SWiF2, l’intera gamma ! 80mm

 

Ora è il momento di un marchio non molto conosciuto, ma che apprezzerete immediatamente per via del fatto che, udite udite, è consorziato con un certo Austriaco Noctua. Vi dice qualcosa questo nome?

Analizzeremo l’intera serie Coolink SWiF2, che comprende i seguenti modelli (in grassetto quelli analizzati in questo primo capitolo):

  • SWiF2-80P HDB PWM
  • SWiF2-92P HDB PWM
  • SWiF2-120P HDB PWM
  • SWiF2-800 RPM 1100 HDB NON-PWM
  • SWiF2-801 RPM 1500 HDB NON-PWM
  • SWiF2-920 RPM 1100 HDB NON-PWM
  • SWiF2-921 RPM 1500 HDB NON-PWM
  • SWiF2-1200 RPM 800 HDB NON-PWM
  • SWiF2-1201 RPM 1200 HDB NON-PWM

 

Kolink International Corporation è un marchio specializzato in soluzioni di raffreddamento, dal 1996 e ben conosciuto tra gli specialisti del settore. Nel corso degli anni ha rilasciato in commercio numerosi modelli top di gamma, sotto diversi marchi, che hanno avuto un grande successo commerciale. Un team di ricerca e sviluppo esperto, assieme a fabbriche ed impianti allo stato dell’arte in Taiwan hanno permesso un progresso continuo, standard qualitativi elevati e processi di produzione efficienti.

Ripartiamo la descrizione non per singolo modello, altrimenti finirete di leggere fra qualche giorno, bensì per diametro, dato che le caratteristiche tecniche sono identiche.

 

Struttura e Features modelli da 80mm

La struttura è standard, eccetto la colorazione verde limone scuro delle pale, che sono specifiche per la ventilazione di case e quindi non molto appropriate per dissipatori (anche se per questa tipologia è irrilevante). Il motore è di grandi dimensioni e la funzionalità PWM è specifica solo per il modello 80P. Non è noto l’MTBF, se non che è riportata la presenza dell’Hydro-dynamic bearing. Nella confezione del modello 80P è inserito un connettore che permette la regolazione appaiata delle ventole, un “PWM split cable”, simile quindi alle soluzioni Arctic Cooling. Il numero delle pale, come il CFM e la pressione statica sono standard. Il telaio non presenta particolarità degne di nota e le pale non sono removibli. Il target di utenza è specifico per tutti coloro che necessitano di ventole generiche per la sostituzione, o il potenziamento, di quelle in un cabinet o dissipatore low profile. La rumorosità non sarà una caratteristica di questi modelli, anche se ovviamente a 2000RPM il modello 80P comincia a farsi sentire.

 

coolink

 

 

 

 

Vi mostriamo delle fotografie dirette dei tre modelli:

 

SWiF2-800

 

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SWiF2-801

 

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SWiF2-80P

 

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Coolink SWiF2, l’intera gamma ! 92mm

 

In grassetto quelli analizzati:

  • SWiF2-80P HDB PWM
  • SWiF2-92P HDB PWM
  • SWiF2-120P HDB PWM
  • SWiF2-800 RPM 1100 HDB NON-PWM
  • SWiF2-801 RPM 1500 HDB NON-PWM
  • SWiF2-920 RPM 1100 HDB NON-PWM
  • SWiF2-921 RPM 1500 HDB NON-PWM
  • SWiF2-1200 RPM 800 HDB NON-PWM
  • SWiF2-1201 RPM 1200 HDB NON-PWM

 

Struttura e Features modelli da 92mm

Queste ventole da 92mm, eccetto per la colorazione delle pale in verde limone scuro, non presentano particolarità evidenti; sono dotate di 7 pale di ventilazione, quindi standard, il motore ha un diametro non dissimile da modelli della concorrenza e la funzionalità PWM è specifica solo per il modello 92P. Non è noto l’MTBF, mentre il bearing è della tipologia “Hydro-dynamic”. Nella confezione del modello 92P è inserito un comodo sdoppiatore PWM, che quindi permette la regolazione appaiata delle ventole, perfetta per un cabinet SSF. Il CFM e la pressione statica sono standard e le pale non sono removibili. Il target di utenza è specifico per tutti coloro i quali necessitano di ventole generiche, utili quindi come sostituzione di quelle fornite in un cabinet oppure per il potenziamento di dissipatori low profile. In relazione alla rumorosità fino a 1500RPM non ci saranno problemi ma superata questa soglia la ventola comincerà ad isolarsi dal resto, stiamo parlando però solo del modello 92P PWM.

 

coolink-1

 

 

Vi mostriamo delle fotografie dirette dei tre modelli:

 

SWiF2-920

 

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SWiF2-921

 

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SWiF2-92P

 

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Coolink SWiF2, l’intera gamma ! 120mm

 

In grassetto quelli analizzati:

  • SWiF2-80P HDB PWM
  • SWiF2-92P HDB PWM
  • SWiF2-120P HDB PWM
  • SWiF2-800 RPM 1100 HDB NON-PWM
  • SWiF2-801 RPM 1500 HDB NON-PWM
  • SWiF2-920 RPM 1100 HDB NON-PWM
  • SWiF2-921 RPM 1500 HDB NON-PWM
  • SWiF2-1200 RPM 800 HDB NON-PWM
  • SWiF2-1201 RPM 1200 HDB NON-PWM

 

Struttura e Features modelli da 120mm

Ora analizziamo il prodotto di punta, il modello da 120mm. La struttura questa volta si differenzia molto dai modelli precedenti, in quanto sono presenti numerose ottimizzazioni strutturali peculiari. Innanzitutto la colorazione verde limone scuro delle pale è rimasta invariata, però queste ultime sono in numero maggiore (11) e sono adatte alla ventilazione sia di case, sia di dissipatori. Il motore è di dimensioni più contenute e presenta un design che tende a far incanalare l’aria in maniera molto più lineare, grazie a degli intagli verticali di immissione tangenziale, e grazie anche al telaio bombato nella parte superiore. Nel modello 120P c’è la funzionalità PWM. Non è noto l’MTBF, sebbene venga specificato il bearing (Hydro-dynamic bearing). Il numero delle pale permetterà un CFM ed una pressione statica migliori e come vedremo le performance complessive saranno davvero ottime, complice però anche l’ammontare degli RPM complessivi. Per i modelli 1200 e 1201 ovviamente troviamo caratteristiche tecniche inferiori, per via delle diverse specifiche, però la bontà rimane invariata. Le pale anche in questo caso non sono removibili. Il target di utenza è specifico per tutti coloro i quali necessitano di ventole interessanti, soprattutto per dissipatori o radiatori, andando al risparmio rispetto a modelli della concorrenza molto più costosi. La rumorosità come vedremo sarà medio alta per la 120P però non eccessivamente; è presente un leggero ticking a bassi RPM però, cosa ben diversa da altre ventole della concorrenza tra cui Akasa e Noctua ad esempio. Per quanto riguarda lo sleeving è presente, peccato che sia di qualità davvero modesta, e stiamo usando un eufemismo.

 

coolink-2

 

 

 

Vi mostriamo delle fotografie dirette dei tre modelli:

 

SWiF2-1200

 

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SWiF2-1201

 

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SWiF2-120P

 

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Noctua, l’intera serie NF-S12A da 120mm !

 

Dopo aver analizzate il marchio Coolink, ora analizziamo Noctua, che fa parte sempre del medesimo gruppo produttivo (Kolink). E’ il momento della nuovissima serie di ventole da 120mm NF-S12A, revisione dell’eccellente modello per cabinet NF-S12B, che è stato per molti anni il top per categoria a listino Noctua. Analizzeremo questi modelli:

  • NF-S12A FLX, 120mm
  • NF-S12A ULN, 120mm
  • NF-S12A PWM, 120mm

 

flx

 

L’azienda austriaca Noctua è uno dei marchi più famosi nel campo della dissipazione termica e delle soluzioni di ventilazione ad aria per computer. Come è riuscita a raggiungere questo primato? Una grande cura per i dettagli, attenzione massima al rapporto rumore/prestazioni e non ultimo uno sviluppo continuo di soluzioni sempre all’avanguardia, a livello strutturale, di marketing ma anche ingegneristico. I suoi prodotti sono riusciti ad avere moltissimo successo nel mercato, tanto che da molti anni a questa parte sono riusciti ad essere uno dei punti di riferimento nel campo delle aziende costruttrici di dissipatori di fascia alta, se non addirittura “il” punto di riferimento per soluzioni dissipanti silenziose e potenti. Grazie all’eccelsa qualità costruttiva, ormai Noctua è diventato sinonimo di eccellenza nel settore. Il marchio nasce dalla cooperazione tra due aziende, l'austriaca Rascom Computerdistibution e l'azienda taiwanese Kolink International Corporation (che commercializza anche prodotti con marchio Coolink). La Rascom è da qualche tempo specializzata nella distribuzione di prodotti per il raffreddamento e nello sviluppo di case e alimentatori. La sua conoscenza delle tendenze del mercato e delle necessità dell'utente è coadiuvata dalle capacità produttive all'avanguardia dell'azienda taiwanese. Inoltre, per garantire prodotti di ultima generazione le due aziende si avvalgono della partnership con l'Austrian Institute of Heat Transmission and Fan Technology, elemento chiave nella progettazione, simulazione e misurazione di prodotti tecnologicamente avanzati.

 

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Struttura e Features

Innanzitutto confrontiamo la regina delle ventole da 120mm, la Noctua NF-F12, con le nuove arrivate S12A:

 

Fronte

 

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Retro

 

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Notiamo subito che sono presenti degli elementi identici, tra cui quello che Noctua definisce “AAO Frame” (Advanced Acoustic Optimisation), poi le Inner Surface Microstructures ed anche lo “Stepped Inlet Design”, tutti accorgimenti volti a massimizzare il rapporto performance/rumore. Le pale ovviamente presentano grandi differenze nei vari modelli, infatti possiamo notare che sono completamente diverse, se confrontate per larghezza, angolazione ma anche sinergia con il telaio posteriore, che nel caso della S12A non presenta i “Varying Angular Distance and Vortex Control Notches” assieme al “Focused Flow Frame”. Il motore è il classico Noctua presente nella F12, dotato dello “Smooth Commutation Drive 2”, che si caratterizza per essere uno dei migliori in commercio: regolazione ultra-fine, consumo energetico ridotto ai minimi termini, ticking assente, MTBF elevatissimo (150.000h), elevata resistenza e componenti interne di assoluta qualità tra cui l’ SSO2 bearing con il supporto di un frame cilindrico interno di metallo che permette una precisione estrema, tolleranze ristrette e grande stabilità nel lungo termine, data la lavorazione in CNC del telaio fin dalla base. I sei anni di garanzia sono abbastanza per comprendere la bontà di questi modelli, e per capire anche perché Noctua è uno dei leader nel settore della dissipazione termica (molti, non a torto, ritengono che sia IL leader). Il motore è di generose dimensioni ma data la tipologia di utilizzo, per case e soluzioni silent, non è importante. La pressione statica, date le premesse, è molto bassa ed il colore delle pale, non removibili, è classico Noctua. Le performance teoriche con dissipatori restrittivi potrebbero portarci a pensare che siano medio-basse, però bisogna considerare il know-how ed i motivi aerodinamici, che certamente giovano alle performance di carico termico. Il target di vendita sono gli utenti che vogliono qualità assoluta, silenziosità massima e durabilità; in tutta franchezza, chi vi scrive di Noctua ne ha testate, montate e provate moltissime e non è mai successo di averne vista una rotta. La rumorosità, essendo Noctua uno dei produttori più attenti a questo parametro, non potrà che essere quasi nulla.

 

Le ventole quindi presentano questi brevetti, in comune per tutti i modelli:

  • Anti-stall knobs
  • AAO Frame
  • Stepped Inlet Design
  • Inner Surface Microstructures
  • Integrated Anti-Vibration pads
  • Smooth Commutation Drive 2
  • SSO2 Bearing
  • Metal Bearing Shell
 

 

 

noctua

 


Noctua NF-S12A, pt. II

 

Vi mostriamo ora le foto dei modelli specifici:

 

NF-S12A FLX

 

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Confezionamento esterno, interno

 

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Telaio e connettore:

 

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NF-S12A ULN

 

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Confezionamento esterno, interno

 

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Telaio e connettore:

 

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NF-S12A PWM

 

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Confezionamento esterno, interno

 

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Telaio e connettore

 

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Silverstone, AP123 da 120mm!

 

Silverstone: per molti un nome, una garanzia. Ci è stata gentilmente inviata una Air Penetrator della nuova serie e “strano a dirsi” (ironico) ma è la prima ventola per il mercato retail dei PC con ben tre pale diverse in sequenza. Se è vero che per far si che ci sia innovazione, debba esserci ricerca e sviluppo, questo produttore ne è davvero l’emblema. In materia di ventole molti ricorderanno le SST-FM121, dotate del controller PWM ed anche di un comodo potenziometro; molti ricorderanno anche la prima serie di Air Penetrator AP181, punto di svolta nel settore per questo diametro, come molti di voi avranno anche presenti le AP121 (QUI per la recensione) . Il posizionamento di una griglia a spirale ha permesso di incanalare l’aria verso il centro del cono di uscita, che generalmente in una ventola ha la punta verso il motore e la coda verso l’esterno. Con le ventole Air Penetrator avviene l’opposto ovvero che la coda è in corrispondenza del diametro della ventola mentre la punta a circa 1mt di distanza verso l’esterno, seguendo il flusso d’aria. Ecco un video dimostrativo della AP121:

 

AP121

 

http://www.youtube.com/watch?v=8m8fC809TK0

 

Bene, ora che avete presente di cosa stiamo parlando, molti di voi cominceranno a conoscere le AP123. Quindi, in cosa consiste questo nuovo modello? Lasciamo innanzitutto che sia il produttore a chiarirvi le idee:

 

AP123

 

http://www.youtube.com/watch?v=r4B82yQRUQc

 

Una piccola introduzione al produttore, per poi continuare con l’analisi tecnica, le specifiche e le fotografie.

Fondata nel 2003, Silverstone è un leader affermato nel suo campo, con una squadra d'elite di ingegneri, ha iniziato la sua ricerca nella fornitura di prodotti che creano ispirazione. Da allora L’azienda ha ampliato le linee e le tipologie di prodotti, dando ai suoi clienti una vasta gamma di scelte. Con centri di distribuzione in diverse aree del globo, i prodotti Silverstone possono essere trovati in tutto il mondo, non solo per gli utenti di personal computer, ma anche per uso domestico ed intrattenimento. Provvedere al piacere personale mediante l'integrazione di tecnologie avanzate che siano funzionali, e rendere i prodotti anche piacevoli da usare: questa è la sua filosofia. Silverstone, continua ad essere orgogliosa di fornire il più alto livello degli standard nella progettazione e produzione delle soluzioni per computer con cabinet chiuso, alimentatori e accessori; la loro ricerca per il fascino estetico di prima classe è implacabile. I loro team di ingegneri sono costantemente dedicati alla ricerca delle migliori tecnologie che più si adattano agli utenti finali, con tutte le diverse esigenze.

La filosofia Silverstone si basa sulla consapevolezza che avere competenze solamente innovative nel settore non è sufficiente. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire che l’esperienza venga consegnata a tutti i prodotti con coerenza, in risposta alle esigenze dell'utente, e con la massima soddisfazione finale. Silverstone vive di sfide derivanti dalle rapide innovazioni tecnologiche e dalla creazione di standard di estetica per l'industria.

Finalità :

Design eccezionale

Qualità perfetta

Soddisfazione dell’utente finale

 

Struttura e Features

La struttura è unica, davvero sui generis. Il fatto di accoppiare ben tre pale differenti ha permesso di eliminare gran parte delle turbolenze generate dal movimento dell’aria in presenza di un filtro antipolvere, oppure di un convogliatore per radiatori. In sostanza vengono generati tre differenti rapporti di pressione e flussi d’aria che però vengono livellati verso picchi di frequenza minori, e quindi verso una maggiore silenziosità operativa. A 1500 RPM infatti la ventola risulta essere più silenziosa della Noctua NF-F12, o perlomeno ad orecchio viene percepito questo. La ventola è stata studiata per essere posizionata davanti a griglie di un cabinet, quindi perfetta per l’immissione silenziosa d’aria a RPM sostenuti, e quindi verrà creato un ottimo CFM in entrata. Il motore, di discreto diametro, ed il telaio sono garantiti fino a 50.000h ed è presente un Fluid Dynamic Bearing; il CFM, similmente alla AP121, è molto basso infatti ammonta a 31.4 mentre la pressione statica si attesta a 1.21mmH2O, un valore inferiore del 40% ! Dovremmo aspettarci delle prestazioni scarse con i dissipatori, specialmente quelli restrittivi, quindi il test sul TRUE Copper sarà certamente interessante. Ad ogni modo il target di utilizzo è per cabinet, non per dissipatori. Il telaio è standard e le pale non sono removibili. Una particolarità degna di nota è la presenza di pale di colore Blu, ma reattive ai raggi UV. La rumorosità è bassa, a maggior ragione se si considerano gli RPM.

 

silverstone-ap123

 

 


 

Silverstone AP123, pt. II

Vi mostriamo ora le foto della scatola e del bundle.

 

Silverstone AP123

 

Confezionamento esterno, interno

 

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Telaio e connettore:

 

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Da notare la grandissima lunghezza del connettore, perfetta quindi per cabinet.

 

 


Thermalright TY 141 e 150

 

Ora è giunto il momento di analizzare velocemente i modelli Thermalright TY-141 e TY-150. Il primo è già stato recensito mentre il secondo è stato preso da un dissipatore, e quindi testato all’occasione:

Thermalright TY-141 , 140mm

Thermalright TY-150 , 150mm

 

Thermalright è un’azienda leader nel settore della dissipazione delle componenti dei personal computer; è specializzata in soluzioni di raffreddamento per la CPU ma ha sviluppato soluzioni altrettanto valide e rivoluzionarie anche nell’ambito GPU. I principali obiettivi di Thermalright sono: ottenere le giuste temperature di funzionamento per le componenti di un personal computer, specialmente per la CPU. E' necessario avere soluzioni con un’ottima progettazione e minima complessità strutturale ma caratterizzate da un elevato know-how per ottenere temperature corrette nei moderni sistemi. Con questi obiettivi in mente, nasce il nome Thermalright. La costante ricerca dell’eccellenza e il suo raggiungimento nel settore della dissipazione termica ha spinto recentemente Thermalright a cercare nuovi mercati da conquistare.

 

Struttura e Features

La struttura dei due modelli è praticamente identica, se non che varia solamente il diametro. Sono presenti sette pale molto grandi, ricordano vagamente quelle dell’AP121 anche se quest’ultima presenta una sovrapposizione delle pale molto marcata, presente in questo caso solo in prossimità del cilindro centrale del motore. Quest’ultimo ha un bearing della tipologia “Two ball” e quindi permette RPM stabili ed un MTBF discreto, leggermente migliore dello standard. La tipologia delle pale è interessante perché alle estremità ha un taglio che permette una migliore concentrazione dei flussi d’aria, portando quindi ad un ottimo valore di CFM ed una rumorosità molto bassa. Non a caso il modello TY-141 è perfetto per l’utilizzo con dissipatori Thermalright in modalità semi-passiva, con rumorosità praticamente assente. Sono esenti dal ticking e le pale non possono essere smontate. Sono valide anche con dissipatori leggermente restrittivi, quindi risultano essere molto bilanciate; sono adatte per tutti coloro che cercano silenziosità ed alti CFM. Ecco i modelli che Thermalright ha a listino:

 

THERMALRIGHT LISTINO

 

thermalright

 

 


Thermalright TY-141 e TY-150, pt. II

 

Vi mostriamo ora le foto della scatola e del bundle.

 

TY-141

 

Confezionamento esterno, interno

 

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Telaio e connettore:

 

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TY-150

 

Telaio e connettore:

 

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Sistema e metodologia di test

 

Abbiamo testato le ventole sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 22.3°C (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo). Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Come dissipatore è stato scelto il modello Thermalright TRUE Copper, avente una struttura ad alette serrate ed un’intera superficie in rame, il che significa che sarà possibile sfruttare al contempo elevatissimi CFM, come RPM davvero contenuti. Come vedremo, ci sarà una grande differenza tra le varie velocità di rotazione, questo è un chiaro indice della bontà del sistema di misurazione.

 

Sistema di prova

 

Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load;

NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

 Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo lavoro e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. Dopo il test di temperatura, sempre secondo lo standard, viene lasciato il dissipatore in idle per 5-10 minuti, al fine di riportare la temperatura entro i valori iniziali. Questo permette lo smaltimento del calore residuo all’interno della struttura, e quindi una migliore misurazione delle temperature stesse. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.

 

piattaforma X79

 

Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.

E’ stata utilizzata una sessione di test, alla seguente frequenza di lavoro:

 

prametri

 

I test sono stati effettuati con una sola ventola, in configurazione Push. Precisiamo che i test sono stati fatti a due velocità, 800 RPM ed al massimo consentito. Questo ci ha portato a fornire una comparativa a parità di RPM, per la maggioranza dei modelli e quindi fare una stima delle capacità di dissipazione termica. In determinati casi non è stato possibile scendere fino ad 800RPM quindi si è scelto di testare quelle ventole alla velocità minima possibile, simulando un utilizzo silenzioso.

Nella parte sinistra del grafico, riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% e quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo.

 


Risultati termici

 

In questo capitolo analizzeremo i risultati, ripartendoli per RPM. Saranno analizzate quindi le temperature sotto carico in gradi centigradi (°C), assieme alla rumorosità espressa in “dB(A)”.

 

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Il modello Scythe da 1800RPM (indicativi, c’è sempre uno scarto derivante dal motore e dall’alimentazione) è riuscito ad arrivare a 62 gradi centigradi, un valore davvero eccellente, solo che come potete ben vedere abbiamo molti design che riescono a mettersi in coda a distanze particolarmente serrate, infatti c’è uno scarto di 4 gradi tra il top e la fascia medio-bassa (si fa per dire, dato che anche 69 gradi sono un risultato eccellente a quelle frequenze e con una sola ventola); si attesta a questa anche il modello Noiseblocker PK3 da 1700RPM mentre in prima posizione troviamo la Noctua NF-A15 da 150mm, che con soli 1200RPM riesce a dominare la classifica. I modelli Xigmatek sono davvero molto silenziosi se paragonati alla fascia di performance immediatamente superiore; una menzione d’onore va al modello NF-A14 FLX Noctua, non a caso, che fa registrare il valore di rumorosità più basso (è il preferito di chi sta scrivendo, tant’è che è stato scelto come parametro di test per i dissipatori AIO da 140mm, in configurazione singola, doppia e quando sarà possibile quadrupla). E’ ottimo anche il comportamento del modello Phanteks PH-F140TS e del Thermalright TY-150, ed ovviamente anche la Cougar da 140mm, sotto di soli due gradi rispetto alla NF-A15 Noctua.

 

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Analizzando invece la situazione a bassi RPM notiamo che c’è uno scarto leggermente maggiore, e ciò è caratteristico sia dei diversi design che del dissipatore scelto, che è molto particolare e problematico con ventole che non hanno design allo stato dell’arte, o che non sono ottimizzate per dissipatori di questa categoria. I modelli più interessanti sono certamente quelli di Cougar, la TY150 (che in questo caso beneficia del CFM maggiore e delle pale di ventilazione larghe, che quindi a bassi RPM spostano più aria), la “vecchia” ma ottima Noctua NF-P14 e le Xigmatek, che invece in questo caso si sono attestate praticamente al top della categoria! Una menzione particolare va anche al modello Prolimatech Aluminum, che ottiene eccellenti risultati. C’è da dire che le ventole recensite sono tutti modelli molto validi ed è difficile districarsi tra l’uno e l’altro, perché difficilmente si sceglie male. Possiamo dire che forse il design delle pale della NZXT con LED verdi, con questo dissipatore, rende meno degli altri, però è davvero molto bella per via della forte illuminazione, ed anche decisamente silenziosa.

 

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Il modello più potente di tutti risulta essere la Scythe Gentle Typhoon da 5000RPM, seguita dall’eccelso modello da 3000RPM, che riesce a distanziare significativamente la Coolink SWiF2 da 1930RPM, garantendo una rumorosità quasi paragonabile. Si potrebbe fare un discorso sui picchi di frequenza ma sappiate che la Gentle Typhoon da 3K è stata ottimizzata per limitarli, indi per cui è una delle migliori sotto questo punto di vista (fermo restando la misurazione in dBA, tra le più elevate in termini assoluti). Tra i modelli recensiti oggi, eccetto l’ottima Coolink, segue l’eccellente Viper e poi una piccola novità, l’Arctic Cooling F12 che si è dimostrata essere un fiero contendente al trono se rapportata alle Noctua NF-F12; a tal proposito analizzeremo la questione in fondo a questo capitolo. Segue la Apache e poi la AP123 Silverstone, che però ricordiamo essere una ventola per cabinet, non per dissipatori restrittivi.

 

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Analizzando la situazione a bassi RPM il modello Glide Stream Scythe SY1225HB12L riesce ad ottenere il primato, distanziato di poco dalla Coolink SWiF2, a pari-merito con l’eccellente Noctua NF-F12. Segue poi l’ottima e silenziosa Apache di Akasa, poi l’Arctic F12, la S12 Noctua (specifica per i cabinet e non per i dissipatori, come la AP123 Silverstone), la Viper (studiata per RPM elevati, come si evince da questo test) ed infine la Silverstone AP123. Ricordiamo che il risultato è confrontabile a parità di configurazione quindi queste ventole si comporterebbero sicuramente meglio con dissipatori, o radiatori, meno restrittivi.

 

Alcune considerazioni

Confrontando la Noctua NF-F12 con un MSRP di circa 25$ e la Arctic Cooling F12 PWM del valore di circa 8$, date le performance simili al massimo degli RPM (leggermente peggiori nell’ultimo caso ma nulla di sostanziale) sorge spontanea una domanda: quale tra le due è preferibile? Come è possibile che una ventola che costa tre volte tanto l’altra vada in maniera simile in questo scenario? Facciamo presente però che ad 800RPM il modello Arctic Cooling è nettamente inferiore perché arriva ad 80 gradi contro i 76 della Noctua (quindi se in configurazione a doppia ventola Silent il divario si allarga a favore delle Noctua), ragion per cui tutto il Know How Noctua riesce a migliorare il gap di MSRP presente tra i due modelli, potenziando quindi configurazioni molto silenziose e migliorando l’overclock potenziale.

Analizzando le ventole emergono queste differenze:

  • il motore presenta un diametro inferiore nel caso della Arctic, quindi CFM potenziali superiori
  • il CFM dichiarato è 74 per la Arctic e 54 per la Noctua, ed a conti fatti sembra essere simile a quanto riportato (sebbene non direttamente misurabile allo stato attuale)
  • l’MTBF però è molto inferiore per la Arctic, dalle tre alle quattro volte !
  • la rumorosità è paragonabile, ma nella Noctua non c’è il minimo ticking mentre nella Arctic è presente un leggerissimo rumore, quasi impercettibile però
  • il bundle della Noctua è davvero molto ricco, circa 9/10 euro di prodotti acquistabili sul mercato da terzi, ed oltretutto il meccanismo antivibrazione integrato nel telaio della Noctua è un vero passo in avanti nel design di una ventola

 

Dato l’MSRP si potrebbe pensare che l’MTBF è irrilevante perché quando si rompe, la si sostituisce e ci si guadagna comunque, il problema però è se sia possibile farlo e se non valga la pena spendere più per avere un prodotto allo stato dell’arte per categoria. Un’altra differenza è la direzione dei flussi d’aria in quanto la Noctua tende a bilanciarli verso il centro mentre la Arctic li disperde lateralmente dopo circa 20, 25cm. Infine c’è da considerare l’importante differenza di performance ad 800RPM, cosa non da poco dato il target silence delle ventole, fermo restando la bontà in termini assoluti a RPM intermedi.

Non forniamo una risposa per ragioni di trasparenza e correttezza professionale, però si comprende facilmente quanto la questione sia complessa.

 


Conclusioni? No, una sorpresa

 

Siamo giunti alla conclusione di questo quarto roundup e vi invitiamo alla lettura dei commenti nel paragrafo dei risultati di test, quindi procediamo solo a riportare una votazione sommaria per ogni ventola presa in esame. Ci teniamo a mettere in chiaro una cosa ovvero che le conclusioni sarebbe il caso che non fossero un sommario generico, ma semplicemente la SUMMA delle valutazioni specifiche, anche perché se riportassimo tutto qui la recensione perderebbe di significato. Che senso ha leggere un libro semplicemente da un riassunto nella copertina esterna posteriore ? Che lo si legga da cima a fondo, o non lo si legga affatto!

Comunque sia, tralasciando questa considerazione (credetemi ma era doverosa, articoli del genere non si ha cognizione di quanta fatica possano costare, oltre a tempo, check continui e verifiche incrociate anche a test terminati, etc, etc), ci si potrebbe chiedere qual è la ventola giusta per un dato dissipatore. A tal fine, udite udite, vi facciamo presente che nella prossima pagina ci sarà un piccolo articolo, all’interno del quale ci sarà una delle comparative (*) più particolari che forse avrete mai letto. E’ stato creato per rispondere alla seguente domanda: come andrà il mio dissipatore con una ventola Noctua/Arctic F12 ? Domanda generica direte voi, noi invece vi rispondiamo: saranno comparati questi tre scenari, e saranno utilizzate le seguenti ventole per le rispettive configurazioni:

  • Radiatore AIO a liquido con spessore di 26.8mm (Coolermaster Seidon 120M)
  • 2x Noctua NF-F12 1500RPM
  • 1x e 2x Noctua NF-S12A 1300RPM
  • 1x Arctic Cooling F12 1450RPM
  • 1x Coolermaster Stock 1200-1540-2290RPM
  • 1x Noctua NF-A15 1200RPM
  • 1x Noctua NF-A14 1200RPM (@ 12cm con riduttore)
  • 1x Coolermaster Stock 1200RPM
  • 1x Coolermaster 230mm 700RPM
  • Radiatore AIO a liquido con spessore doppio, pari a 49(38)mm (Antec 920-E)
  • 1x e 2x Noctua NF-F12 1500RPM
  • 1x e 2x Noctua NF-S12A 1300RPM
  • 1x Arctic Cooling F12 1450RPM
  • Dissipatore ad aria restrittivo (Coolermaster TPC800, posto orizzontalmente sul banchetto)
  • 2x Noctua NF-F12 800RPM dopo 2h a 30 gradi centigradi di Tamb
  • 2x Noctua NF-F12 800-1540RPM (standard di test quindi 24 gradi orizzontale)
  • 1x Scythe Gentle Typhoon 3000RPM
  • 1x Scythe Gentle Typhoon 5400RPM
  • 1x Joujye Extreme 6000RPM
  • 1x Scythe Gentle Typhoon 5400RPM Push + 1x Noctua NF-F12 1540RPM Pull

 

Così facendo, signori e signore, avrete la possibilità di capire, indicativamente, come andrà una data ventola con un dato modello di dissipatore. Si badi che il TPC800 è un caso limite, con altri dissipatori la situazione sarà meno esasperata, e quindi serviranno ventole meno impegnative.

(*): purtroppo quando sono stati fatti i test, e quando si era in possesso delle ventole, non si era preventivato di mettere in piedi questo articolo, e quindi i test non sono identici. Ad ogni modo troviamo che sia interessante mostrarveli perché qualsiasi valore aggiunto può certamente aiutare qualcuno a capire come stiano realmente le cose.

 


Eccola, test particolarissimo

 

Ecco il grafico della prima batteria di test:

  • Radiatore AIO a liquido con spessore di 26.8mm (Coolermaster Seidon 120M)
  • 2x Noctua NF-F12 1500RPM
  • 1x e 2x Noctua NF-S12A 1300RPM
  • 1x Arctic Cooling F12 1450RPM
  • 1x Coolermaster Stock 1200-1540-2290RPM
  • 1x Noctua NF-A15 1200RPM
  • 1x Noctua NF-A14 1200RPM (@ 12cm con riduttore)
  • 1x Coolermaster Stock 1200RPM
  • 1x Coolermaster 230mm 700RPM

 

grafico-1

 

Il grafico della seconda:

  • Radiatore AIO a liquido con spessore doppio, pari a 49(38)mm (Antec 920-E)
  • 1x e 2x Noctua NF-F12 1500RPM
  • 1x e 2x Noctua NF-S12A 1300RPM
  • 1x Arctic Cooling F12 1450RPM

 

grafico-2

 

Ed infine quello della terza:

  • Dissipatore ad aria restrittivo (Coolermaster TPC800, posto orizzontalmente sul banchetto)
  • 2x Noctua NF-F12 800RPM dopo 2h a 30 gradi centigradi di Tamb
  • 2x Noctua NF-F12 800-1540RPM (standard di test quindi 24 gradi orizzontale)
  • 1x Scythe Gentle Typhoon 3000RPM
  • 1x Scythe Gentle Typhoon 5400RPM
  • 1x Joujye Extreme 6000RPM
  • 1x Scythe Gentle Typhoon 5400RPM Push + 1x Noctua NF-F12 1540RPM Pull

 

grafico-3

 

Qui invece un grafico complessivo, comprendente tutti e tre i test insieme:

 

 

grafico-4

 

Cosa possiamo desumere?  Come abbiamo già visto dai grafici precedenti del roundup delle ventole, il modello Arctic Cooling F12 riesce in parte ad ottenere prestazioni paragonabili all’omonima Noctua NF-F12 Focused Flow, e questo per via della struttura del telaio e delle pale. Se sommiamo i risultati dei test 800 e MaxRPM, non c’è storia: il modello Noctua NF-F12 è ancora uno dei migliori in commercio, se non il migliore fra tutti per performance teoriche ed emissioni acustiche, soprattutto per lo spettro acustico che purtroppo non è visibile/campionabile allo stato attuale. No ticking e no picchi di frequenza problematici, similmente alla Gentle Typhoon 3000RPM, che risulta un modello fantastico a livello progettuale. Il modello Akasa Apache è davvero molto valido ed infatti è uno dei migliori dopo la Noctua NF-F12. C’è da dire che nel complesso, dato il prezzo di vendita molto contenuto, la Arctic F12 è un modello davvero valido, se non che purtroppo risente di un contenimento dei costi forse troppo accentuato, sarebbe opportuno infatti dotarla di un connettore sleevato a 4PIN standard, magari con una tela bianca e del termorestringente del medesimo colore.

 


Conclusioni? Questa volta si

 

Il mondo delle ventole è un piccolo universo di design, particolarità ed apparenti contraddizioni. Con questa serie di articoli siamo intenzionati a sondare il terreno, per cercare di mostrare le diversità e le peculiarità dei singoli produttori, ma anche darvi un servizio che riesca a coniugare le necessità personali con criteri di valutazione oggettivi, con un occhio di riguardo alla qualità intrinseca dei modelli, all’R&D ed anche a varianti estreme. Vi ringraziamo per la lettura, perché se siete arrivati fino a questo punto è stata una bella fatica; per qualsiasi commento, richiesta o aiuto, scrivete qui sotto e chiedete perché cercheremo di darvi una mano nei limiti del possibile. Se avete suggerimenti per i prossimi roundup, vi chiediamo la cortesia di registrarvi e scriverli qui sotto nei commenti perché siamo sempre aperti al confronto ed alle vostre richieste. Nel forum ci sono dei thread specifici di confronto con la comunità quindi non fateveli sfuggire; in relazione al discorso dei roundup, appena possibile ci saranno delle nuove sezioni nel forum dove verranno riportati, di volta in volta, i nuovi risultati; per i cabinet, le ventole e i dissipatori. Vi facciamo presente anche che abbiamo messo in piedi una nuova piattaforma per i test sui sistemi SSF, con una scheda madre molto particolare con form factor mini-ITX, la ASUS P8Z77-I Deluxe, e CPU i7 2600K ! Verranno quindi portati avanti i roundup termici per CPU e VGA su cabinet SSF, e soprattutto su dissipatori Low Profile su socket LGA 1155.

 

MINI CONTEST XTREMEHARDWARE PER IL IV ROUNDUP

Tra i commenti in questo thread verrà scelta una persona (non dello staff), che sarà il fortunato vincitore di una ventola Coolink SWiF2-1201  da 120mm. Venghino signori, venghino, ed in bocca al lupo!

Ed ora, alle votazioni:

 

NOTA: scala da 1 a 5, più è elevato il valore, migliore è il risultato. Un valore elevato nella colonna del rumore implica un’impronta acustica qualitativamente migliore, e quindi una rumorosità inferiore rispetto alle altre soluzioni. Sebbene possa sembrare scontato, lo facciamo presente. Facciamo presente anche che le valutazioni prestazionali tengono in considerazione in termini assoluti ventole con un regime di rotazione che varia da 800 a ben 5000, ciò comporta che su questa scala molte ventole ottengono un risultato più basso di quello che ci si potrebbe aspettare. Con un divario del genere, si è reso necessario fare questo. Precisiamo inoltre che è un giudizio cumulativo, derivante quindi anche dalla bontà del design, che però costituisce solo un parametro teorico, da verificare appunto nel banco di test. E’ questa la ragione della presenza di questi due parametri, l’uno teorico e l’altro pratico. Il totale non è frutto solamente della media, ma anche dell’impressione personale che il dato modello ci ha fornito, complessivamente.

 

 
 
conclusioni
 
 

In base ai test e all’analisi effettuata assegniamo il performance award (senza un eccessivo peso al rapporto Temp/dBA):

 

performance

 

ai modelli Akasa Viper, Arctic F12, Coolink SWiF2 120P, Cougar CF-V14H, Noctua NF-A15 PWM, Prolimatech Vortex Aluminum, ed infine alla Scythe SM1425SL12LM-P

Il gold award:

 

oro

 

ai modelli Akasa Viper , Akasa Apache, Arctic F12, Coolink SWiF2 120P, Cougar CF-V14H, Noctua NF-A15 PWM ed infine Prolimatech Vortex Aluminum

Il design award:

 

design

 

ai modelli Cougar CF-V14H, Noctua NF-A15 PWM, Noctua NF-S12A FLX / ULN / PWM, alla Prolimatech Vortex Aluminum ed ultima ma non per importanza (dato che la valutazione è in ordine alfabetico) alla Silverstone AP123

 

Si ringrazia Akasa, Coolink, Noctua, Scythe, Silverstone e Thermalright per i sample gentilmente concessi.

Trinca Matteo

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