Dopo aver recensito il modello NH-U12S, caratterizzato per dimensioni ed ingombro leggermente più ridotti, oggi è il giorno del fratello maggiore NH-U14S; Noctua non ha certamente bisogno di presentazioni ma sappiate che ha tirato fuori, per l’ennesima volta il coniglio dal cilindro. Questo marchio si è sempre contraddistinto per soluzioni tra le più avanzate in commercio a livello tecnico e di ricerca e sviluppo, riuscendo quasi sempre a spuntarla su prodotti della concorrenza per via di design particolari, lavorazioni precise e ventole tra le migliori in assoluto. Le prestazioni dell’NH-U14S sono molto elevate, il bundle come al solito eccelso, montaggio superlativo ed anche una rumorosità decisamente ridotta, a causa dell’adozione di una ventola che già visivamente ci fa comprendere quanto la ricerca di questo marchio per la perfezione sia preponderante rispetto ad altri fattori. Beh, ora sarete curiosi di scoprirlo. Procediamo dunque, e buona lettura.
L’azienda austriaca Noctua è uno dei marchi più famosi nel campo della dissipazione termica e delle soluzioni di ventilazione ad aria per computer. Come è riuscita a raggiungere questo primato? Una grande cura per i dettagli, attenzione massima al rapporto rumore/prestazioni e non ultimo uno sviluppo continuo di soluzioni sempre all’avanguardia, a livello strutturale, di marketing ma anche ingegneristico. I suoi prodotti sono riusciti ad avere moltissimo successo nel mercato, tanto che da molti anni a questa parte sono riusciti ad essere uno dei punti di riferimento nel campo delle aziende costruttrici di dissipatori di fascia alta, se non addirittura “il” punto di riferimento per soluzioni dissipanti silenziose e potenti. Grazie all’eccelsa qualità costruttiva, ormai Noctua è diventato sinonimo di eccellenza nel settore. Il marchio nasce dalla cooperazione tra due aziende, l'austriaca Rascom Computerdistibution e l'azienda taiwanese Kolink International Corporation (che commercializza anche prodotti con marchio Coolink). La Rascom è da qualche tempo specializzata nella distribuzione di prodotti per il raffreddamento e nello sviluppo di case e alimentatori. La sua conoscenza delle tendenze del mercato e delle necessità dell'utente è coadiuvata dalle capacità produttive all'avanguardia dell'azienda taiwanese. Inoltre, per garantire prodotti di ultima generazione le due aziende si avvalgono della partnership con l'Austrian Institute of Heat Transmission and Fan Technology, elemento chiave nella progettazione, simulazione e misurazione di prodotti tecnologicamente avanzati. Nel prossimo futuro, questo sarà Noctua, ma lo scopriremo nel capitolo dedicato di questo articolo : http://www.noctua.at/main.php?show=rotosub_anc_project
Abbiamo testato il dissipatore NH-U14S sulla nostra piattaforma di test con socket Intel LGA 2011. Al fine di garantire una suite di test simile a quella dell’utente finale, è stato utilizzato su un processore della famiglia Sandy Bridge-E ovvero il modello 3930K. Dato che il nostro interesse è replicare le diverse condizioni di utilizzo ed offrirvi un servizio migliore, sono stati eseguiti diversi test approfonditi. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95 alle seguenti impostazioni: default, a 4.2GHz e a 4.5GHz. Sarà analizzata la configurazione stock, comprendente una ventole proprietarie da 120mm in Push/Pull, le quali sono state testate con più impostazioni di velocità.
Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate ed i dettagli. Data la tipologia di dissipatore, anche se a prima vista non sembra eccessivamente grande, sarà consigliabile utilizzarlo in cabinet di grandi dimensioni per via della larghezza dello sviluppo orizzontale e verticale, similmente al modello Thermalright Archon SB-E. Il peso non è certamente eccessivo, ma supera di poco il kilogrammo con la ventola in dotazione. A fine di questo articolo, prima delle conclusioni, ci sarà un capitolo dedicato a quello che Noctua immetterà in commercio nel prossimo futuro, e c’è una grande sorpresa all’orizzonte che si preannuncia quasi rivoluzionaria, in un settore semi-statico come quello dei dissipatori ad aria.
Qui di seguito riportiamo il link al produttore e alla pagina di presentazione del modello.
Il prezzo proposto ammonta a circa 70 euro, IVA compresa
Caratteristiche Tecniche
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%. A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra portata in CFM e in metri cubi orari: m^3/h = CFM / 0.589
NOTA MISURAZIONI DELLA CASA MADRE: non sono da considerare i valori di targa perché non sono note le procedure di campionamento, quindi commentiamo solo ed esclusivamente quanto visto in prima persona, ma soprattutto quanto valide sono le performance sui dissipatori. Questo discorso vale sia per il CFM che per l’analisi in dBA. Noi testiamo direttamente la rumorosità e vi rimandiamo al capitolo dedicato alla descrizione della strumentazione utilizzata. Il CFM quindi è un parametro soggetto a molta diversità, e che può essere comparato solo con modelli della stessa casa produttrice.
Confezione e Bundle
Noctua utilizza una confezione standard da anni, di eccellente qualità e dall’ottimo imballo interno. Non ci sono differenze rispetto alla variante dell’NH-U12S quindi vi mostriamo direttamente le fotografie. Ovviamente è certificato RoHS (quest’ultima è la normativa 2002/95/CE chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive, che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche)
Diversamente dal passato, e similmente alla scatola del modello NH-U12S, Noctua ha ritenuto opportuno separare i sistemi di ritenzione in confezioni separate, facilitando quindi l’assemblaggio per i neofiti, e fornendo una ripartizione esemplare. Nelle seguenti fotografie vi mostreremo anche i manuali d’installazione quindi fate riferimento a questa pagina per le procedure di montaggio.
Vi mostriamo la confezione relativa ai sistemi di ritenzione Intel, oltre al manuale per i socket LGA 115x:
Qui invece le fotografie del manuale per i sistemi aventi socket LGA 2011:
Qui invece le fotografie della scatola contenente il sistema di ritenzione AMD, ed il manuale:
Infine troviamo una scatolina contenente gli accessori:
Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:
- il dissipatore
- i manuali mostrati precedentemente
- i sistemi di ritenzione Intel / AMD
- un tubetto di pasta termoconduttiva NT-H1
- le viti per il montaggio e frontplate di installazione
- un grande cacciavite per la pressione centrale sull’IHS della CPU
- disaccoppiante in gomma per la ventola
- 4x clip metalliche per un Push / Push/Pull
- 1x ventola da 150mm NF-A15
NH-U14S: analisi strutturale e base
Struttura e base di contatto
Anche in questo caso, Noctua non ha ritenuto opportuno stravolgere il design e quindi si è solo scelto di potenziare quello dell’NH-U12S. La struttura fa parte della classica tipologia a singola torre di raffreddamento, costituita da un unico corpo dissipante attraversato da 6 heatpipes disposte secondo il classico schema ad “U”, ben distribuite sull’intero volume. C’è una sovrapposizione centrale delle heatipepes che potrebbe peggiorare leggermente la dissipazione di queste componenti, ma è relativo. Al centro è presente un foro orizzontale con una rientranza tipica di molti altri modelli (necessaria per migliorare il profilo di ventilazione interno in associazione alla zona morta di ventilazione, derivante dal diametro elevato del motore). La larghezza del dissipatore è decisamente impegnativa ed infatti ci sarà qualche problema con eventuali schede video poste nel primo slot PCIE. Il feeling iniziale non può che essere positivo per via della lavorazione eccellente, sia delle saldature che della base in quanto la finitura nickelata dona una grande professionalità ai prodotti di questo marchio. La base è quasi perfettamente piatta e potremmo affermare che non ci sia quindi la classica convessità Thermalright, se non leggerissimamente accennata.
NOTA BASE CONVESSA: la base leggermente convessa è stata un marchio di fabbrica della ditta Thermalright. E’ stata adottata in quanto il socket di ritenzione delle moderne CPU, a partire dalle soluzioni aventi socket 775, era solito presentare una curvatura leggermente concava, il che ovviamente era deleterio per l’efficienza massima di scambio termico. Con il dissipatore Thermalright Ultra-120 è stata introdotta in commercio ed è ormai molto comune l’adozione di questo sistema. Precisiamo però che con il moderno socket Sandy Bridge-E non è più presente nessuna concavità nel sistema di ritenzione, che risulta essere perfettamente lineare.
NOTA QUALITA’ BASE: una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.
Heatpipes e superficie dissipante
La struttura del corpo dissipante è identica all’NH-U12S, se non per la differenza dimensionale, quindi riprende la stessa linea ed è molto avanzata; ci sono molte ottimizzazioni per i flussi d’aria e l’ordinamento delle heatpipes, presenti in numero elevato (6 da 6mm) e, come detto precedentemente, sovrapposte. La solidità strutturale è elevata, lo spessore delle alette nella media e la spaziatura di quest’ultime leggermente serrata. Un particolare delle heatpipes è che sono disposte secondo un preciso pattern esagonale ma angolato, si nota facilmente dalla fotografia verticale.
Vi mostriamo le fotografie di quella che reputiamo un’ottima stesura della pasta termica, procedete in questo modo.
La scudatura finale delle heatpipes è anch’essa nichelata e presenta un cono superiore finemente lavorato. Ha una configurazione stock Push con una singola ventola da 150mm NF-A15 PWM ed è possibile aggiungerne una seconda posteriormente, grazie alla presenza di staffe aggiuntive nella confezione. La superficie dissipante è elevata ma l’ingombro non eccessivo se paragonato a dissipatori a doppia torre; sarà perfettamente in grado di gestire CPU molto potenti, overcloccate al limite ma con un occhio di riguardo alla rumorosità in esercizio. Chiaramente sarà un ottimo modello anche per CPU dal basso consumo.
Ventola in dotazione e rumorosità
La ventola è un a Noctua NF-A15, che recensiremo fra pochi giorni nel nostro quarto roundup delle ventole. E’ un modello eccelso, come vedrete, e silenziosissimo.
Oltre alle fotografie della ventola ve lo mostriamo sia con una NF-A14 montata, sia con due NF-A15 PWM in Push/Pull; innanzitutto lo spessore laterale con le ventole:
Poi la NF-A14 FLX:
Infine le due NF-A15 PWM:
Rumorosità:
Senza perderci in inutili feeling personali, vi invitiamo a visionare il valore di dBA dal grafico dei risultati del test di carico termico, e trarre le vostre conclusioni. Sappiate che la velocità di rotazione della ventola, essendo PWM, è perfettamente configurabile sia tramite software che tramite fan controller. Ad ogni modo al massimo del regime non sarà una soluzione eccessivamente rumorosa, anzi si potrebbe dire che dato il CFM è anche abbastanza silenziosa se rapportata alla concorrenza. Non c’è nessun picco di frequenza molesto e nessun ticking, d’altronde non potevamo aspettarci altro se non una grandissima qualità. Sono ventole di eccezionale qualità, dalle grandi prestazioni e da una gestione fine della potenza, dato anche il controller PWM; il prezzo elevato ne è la dimostrazione d’altronde, ed il diametro una seconda testimonianza dato che esiste solamente la TY-150 Thermalright come concorrente diretta. Ne viene fornita una nella confezione, hanno un sistema di blocco identico alle vecchie soluzioni Noctua e sono anche isolate a livello vibrazionale grazie ad un brevetto proprietario. Consigliamo di tenere il dissipatore in un range attorno ai 900RPM.
Cosa possiamo aspettarci quindi da questo dissipatore? Performance molto elevate, ottima silenziosità, potrebbe esserci qualche incertezza con schede madri particolari ma nulla di serio.
Montaggio
Compatibilità con RAM ad elevato profilo
La compatibilità con RAM ad elevato profilo è davvero eccellente, grazie allo spessore molto contenuto del dissipatore, come si evince dalla fotografia. Nell’immagine con due banchi appaiati, quello più vicino alla ventola è il primo, quindi compatibilità al 100% con banchi ad elevato profilo sul socket LGA 2011.
Il dissipatore presenta un’altezza della ventola molto bassa, dato il diametro quindi vi consigliamo di prendere misure adatte. Niente paura però, oltre a poter spostare la ventola in alto, si può sostituire con un modello da 140mm, risolvendo il problema. L’altezza è elevata in quanto sfiora i 165mm e possiamo dire lo stesso della larghezza, quindi vale il discorso precedente sul primo slot PCI-E.
Prima di procedere vi invitiamo a rileggere la compatibilità nei capitoli precedenti. La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel su socket LGA 2011 è fulminea. Il sistema di ritenzione è stabilissimo ed è possibile regolare la pressione sull’IHS della CPU mediante il cacciavite in dotazione. Analizzeremo brevemente la procedura per il socket LGA 2011: è necessario avvitare le quattro viti sul sistema di ritenzione Intel, poi apporre i due plate orizzontali di montaggio e fissarli con i quattro dadi circolari filettati. Fatto questo, e stesa la pasta termica, si può apporre il dissipatore, senza ventole. Una volta serrate le due viti laterali fino a fine corsa, siamo pronti ad installare le ventole, dopodiché una volta connesse sarà possibile far partire il sistema.
Sistema e metodologia di test 2011
Abbiamo testato il dissipatore sulla nuova piattaforma Intel X79, con socket LGA 2011. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU il nuovissimo Core i7 3930K da 130W di TDP, in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore.
Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load;
NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.
NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.
Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.
Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.
Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :
I test per il socket LGA 2011 sono stati effettuati con la ventola in dotazione, in queste modalità:
- in Push al massimo dei giri di rotazione
- in Push ad 800RPM
NOTA NUMERO TEST: precisiamo che se non doveste trovare dei test ad 800RPM ripartiti per le tre frequenze campione, questo significherebbe che il test termico è fallito, e che quindi non è consigliabile utilizzare questo preset; facciamo presente questo perché altrimenti potrebbe sembrare che il test non sia stato fatto, ma è vero l’opposto. In casi del genere consigliamo di elevare il regime di rotazione e controllare direttamente le temperature, per evitare danni da surriscaldamento della CPU.
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo.
Risultati del test di carico termico
Questo dissipatore, nonostante il fatto che sia a singola torre, eccelle! L’ingombro certamente non manca, al lato, ma per il resto non possiamo proprio dire nulla perché è fantastico.
Modifiche e test accessori
Sarebbe possibile cambiare la ventola in dotazione ma ne sconsigliamo la sostituzione perché è un modello eccellente ed anzi, consigliamo di metterne una seconda!
Uno sguardo al prossimo futuro
Se c’è un elemento dei prodotti Noctua che non è apprezzato da una importante fetta dell’utenza è la scelta dei colori, specialmente per le ventole. Oltre a questo ovviamente c’è il prezzo elevato di acquisto; bene, Noctua ha pensato bene di rendere più accessibili le ventole, dotandole di una colorazione standard nera, di levare alcune caratteristiche accessorie e quindi poter tagliare sul costo di produzione di un 5-20%. E’ notizia del 07-06-2013 che Noctua ha in cantiere il rilascio della sua serie di ventole in colorazione nera ed anche bianco avorio, ed il nome della campagna pubblicitaria è “Project Redux”. Anche la confezione esterna subirà delle modifiche ed i modelli interessati sono i seguenti:
Noctua rilascerà versioni low-cost delle sue ventole con colorazione nera
E’ notizia del 07-06-2013, tramite il famoso portale www.techpowerup.com, che Noctua ha in cantiere il rilascio della sua serie di ventole in colorazione nera ed anche bianco avorio, ed il nome della campagna pubblicitaria è “Project Redux”. Anche la confezione esterna subirà delle modifiche ed i modelli interessati al momento sono i seguenti:
- NF-A14, 140mm
- NF-S12A, 120mm
- NF-A6, 60mm
- NF-A4, 40mm
Oltre a questo, sempre dal medesimo portale, nella fiera informatica di questi giorni a Taipei (Computex 2013) abbiamo appreso che sta andando avanti il progetto di collaborazione tra Noctua e Rotosub, per la realizzazione di un sistema di ventilazione che faccia del proprio vanto la possibilità di ammorbidire il profilo di emissione acustico tramite l’adozione di un sistema di cancellazione del rumore, che si basa sul fenomeno dell’Active Noise Cancellation (ANC):
NOTA ANC: Grazie a due microfoni è possibile captare lo spettro di emissione acustico di un dato sistema ventilante, e dato che il suono stesso è un’onda di pressione che consiste in una fase di compressione ed una di decompressione (o rarefazione), è possibile ridurre il suono percepito grazie alla riemissione della medesima onda captata, ma con una fase inversa. Esistono due tipologie di controllo del rumore, attivo e passivo. Il progetto di Noctua e Rotosub sfrutta il primo mentre quello che tutti conosciamo, fin d’ora, sfrutta il secondo ovvero le tecniche fonoisolanti. Un meccanismo attivo quindi implica necessariamente l’utilizzo di una sorgente di energia elettrica mentre uno passivo consiste semplicemente nel disaccoppiamento, nell’utilizzo di materiali fonoisolanti oppure di sistemi di assorbimento delle onde di pressione. Il sistema attivo è specialmente indicato per le basse frequenze in quanto per frequenze elevate ci sono problemi strutturali ancora da risolvere, relativamente ai requisiti spaziali di cancellazione del rumore, che rendono questa tecnologia proibitiva sulla carta poiché quando si incanala un flusso d’aria e si aumenta il CFM, in una data cavità acustica, c’è un forte aumento di turbolenza con incremento di frequenza, che rende la cancellazione del rumore problematica e potenzialmente incontrollabile; è per questo che generalmente vengono utilizzati meccanismi ANC passivi, che di solito garantiscono comunque una cancellazione adeguata, senza la necessità di un controllo attivo.
Un link diretto al sito di RotoSub: http://www.rotosub.com/s_technology.php
Vi mostriamo un video diretto della tecnologia ANR di RotoSub:
http://www.youtube.com/watch?v=afL09LkfHVw
Noctua, al Computex 2013, ha quindi mostrato un sample interessantissimo ovvero il primo dissipatore al mondo con tecnologia ANC attiva. Le dimensioni sono importanti ma in realtà è un dissipatore a doppia torre con una ventola al centro, con tecnologia ANC attiva appunto. Il meccanismo di funzionamento è simile alle cuffie ANC. Questo però ovviamente richiede un sistema congiunto tra dissipatore e ventola, quindi non è possibile acquistare una ventola e pretendere che lavori con ANC attiva (a patto che non ci siano speaker posteriori), perché è necessario che ci siano speaker dedicati, installati in questo caso sul dissipatore stesso. Che dire, attendiamo ulteriori sviluppi con estremo interesse !
Ultima chicca, un video di Noctua di questo dissipatore, la cui struttura è basata sul famosissimo e pluripremiato Noctua NH-D14! Nota, quel picco di frequenza è imputabile alla distanza tra ventola e microfono, dal vivo il rumore percepito è decisamente inferiore.
http://www.youtube.com/watch?v=AikMzJc9gcY
Ora procediamo alle conclusioni.
Conclusioni
Prestazioni | Molto valide considerando la tipologia a singola torre | |
Prezzo | 75 euro, elevato ma bilanciato | |
Design | Quasi perfetto | |
Bundle |
Eccellente |
|
Ventola | Tra le migliori in assoluto | |
Montaggio | Il SecuFirm2 è fantastico, ma il dissipatore è molto largo | |
Complessivo |
Il Noctua NH-U14S, similmente al fratellino minore, ha dimostrato di avere grinta e potenza, nonostante le dimensioni relativamente contenute. La ventola è eccellente, il bundle completo, la silenziosità notevole, la compatibilità quasi perfetta ed inoltre c’è la solita grande, rodata e ottima qualità Noctua. Non ci sono problemi a livello strutturale, il design è maturo e la struttura moderna. Il prezzo se vogliamo è elevato, ma bisogna considerare il ricchissimo bundle, che fa aumentare il prezzo di circa 20-25 euro. E’ consigliato ai fanatici delle performance ma nella silenziosità, e fondamentalmente anche a tutti gli altri, a patto che se lo possano permettere.
Punti di forza:
- Prestazioni molto elevate
- Solita lavorazione eccelsa
- Finitura in Nichel delle heatpipes
- Finitura eccellente della base
- Bundle ricchissimo
- E’ fornita una delle migliori ventole in circolazione
- E’ fornito un tubetto di pasta termica Noctua NT-H1
- Push Pull potenziale, staffe incluse
- Base che non necessita di modifiche
- Sistema di assemblaggio delle ventole stabile
Aspetti da migliorare:
- Prezzo
Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.
Si ringrazia Noctua per il prodotto fornitoci in test.
Trinca Matteo