Ciao Mondo 3!

intro-ss-td03Dopo la presentazione dei prodotti Tundra di Silverstone, che potete trovare QUI, oggi finalmente analizziamo il modello TD03: signore e signori, il primo modello proprietario del famoso produttore asiatico, con circuito chiuso a liquido (AIO)! Sono stati presentati due modelli, il TD02 con radiatore da 240mm ed il TD03, con radiatore da 120mm. Il design è completamente nuovo e sono presenti numerose innovazioni strutturali che sulla carta permettono un netto miglioramento qualitativo rispetto ai modelli della concorrenza. Il fatto che Silverstone abbia messo il suo zampino, certamente fa ben sperare, ed a prima vista è inutile far presente che è senza ombra di dubbio la soluzione più bella tra quelle immesse in commercio fin d’ora, se si esclude il modello Cooler Master Eisberg. Analizziamo insieme dunque il Silverstone TD03, buona lettura.

 

SSTONE

 

Fondata nel 2003, SilverStone è un leader affermato nel campo dei cabinet per personal computer. Con una squadra d'elite d’ingegneri ha iniziato la sua ricerca nella fornitura di prodotti che creano ispirazione. Da allora ha ampliato le linee e le tipologie di prodotti, dando ai loro clienti una vasta gamma di scelte. Con centri di distribuzione in diverse aree del globo, i prodotti SilverStone possono esser visti in tutto il mondo, non solo per gli utenti di personal computer, ma anche per uso domestico ed intrattenimento. Provvedere al piacere personale mediante l'integrazione di tecnologie avanzate è funzionale, e rende anche i prodotti piacevoli da usare. SilverStone, continua ad essere orgogliosa di fornire il più alto livello degli standard nella progettazione e produzione delle soluzioni per computer con cabinet chiuso, alimentatori e accessori; la loro ricerca per il fascino estetico di prima classe è implacabile. I loro team d’ingegneri sono costantemente dedicati alla ricerca delle migliori tecnologie che più si adattano agli utenti finali, con tutte le diverse esigenze. La filosofia SilverStone si basa sulla consapevolezza che avendo competenze solamente innovative nel settore non è sufficiente. L’obiettivo dichiarato è quello di garantire che l’esperienza sia consegnata a tutti i prodotti con coerenza, come risposta alle esigenze dell'utente, e con la massima soddisfazione finale. SilverStone vive di sfide derivanti dalle rapide innovazioni tecnologiche e dalla creazione di standard di estetica per l'industria.

Finalità:

-          Design eccezionale

-          Qualità perfetta

-          Soddisfazione dell’utente finale

00050 TUNDRA TD03

 

Abbiamo testato il TD03 sulla nostra nuovissima piattaforma di test con socket Intel LGA 2011. Al fine di garantire una suite di test simile a quella dell’utente finale, è stato utilizzato su un processore della famiglia Sandy Bridge-E ovvero il modello 3930K. Dato che il nostro interesse è  replicare le diverse condizioni di utilizzo ed offrirvi un servizio migliore, sono stati eseguiti diversi test approfonditi. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95 alle seguenti impostazioni: default, a 4.2GHz e a 4.5GHz.  Sarà analizzata la configurazione stock, comprendente due ventole proprietarie da 120mm in Push/Pull, le quali sono state testate con più impostazioni di velocità. Oltre a questo ovviamente sono state utilizzate due ventole Noctua NF-F12, di modo che sarà possibile continuare a potenziare la comparativa con i modelli recensiti fin d’ora, a parità di ventole.

Tra le caratteristiche principali troviamo:

00011 TUNDRA TD03

 

Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate ed i dettagli. Data la tipologia di dissipatore, sarà consigliabile utilizzarlo in cabinet di discrete dimensioni, con predisposizione per radiatori da 120mm ma con tolleranze generose, per via dello spessore maggiorato; data questa particolarità e date le differenze con gli altri modelli, vi invitiamo a confrontare le tolleranze in base al capitolo dell’analisi strutturale, dove sono riportate precise misurazioni laterali.

Sono stati immessi in commercio i modelli TD02 e TD03, oggi recensito:

TUNDRA INTRO

 

Qui di seguito riportiamo il link al produttore e alla pagina di presentazione del modello.

Il prezzo proposto ammonta a circa 89 euro, IVA compresa.

 

 

 


 

 Caratteristiche Tecniche

specifiche td03 

 

 


 Confezione e Bundle

 

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Il dissipatore è inserito all’interno di una ottima confezione colorata, con un imballo in materiale riciclato. Come al solito la presentazione di questo marchio è ottima e sono presenti anche informazioni relative alle tolleranze laterali. Una volta aperta la confezione è presente un sottile strato di polietilene espanso (PET). Il manuale in dotazione non è un foglio informativo come fanno molti produttori, ma un manuale vero e proprio; il bundle è ottimo, sono infatti presenti due ventole da 120mm.

 

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Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:

-          il dissipatore AIO

-          il manuale illustrativo

-          il  sistema di montaggio per i sistemi Intel / AMD

-          le viti per il montaggio ed i blocchi di aggancio del sistema di ritenzione

-          8x viti filettate lunghe metalliche per due ventole da 120mm

-          4x viti alternative

-          1x prolunga/sdoppiatore ad Y

-          2x ventole da 120mm, di ottima qualità

-          1x tubetto di pasta termoconduttiva proprietaria

-          4x pad antivibrazione per le ventole

-          2x staffe per i sistemi AMD

-          1x spacer posteriore per socket Intel 115x

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bundle 2 tundra

 

Riportiamo le foto dettagliate del manuale:

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 TD03: analisi strutturale

Il modello TD03 sulla carta si differenzia moltissimo dalle soluzioni attualmente presenti sul mercato, e per tutta una serie di ragioni:

- differente tipologia del radiatore (nel seguente paragrafo lo analizzeremo in dettaglio)

- nuovo sistema di bloccaggio in acciaio

- solidità strutturale impressionante

- base completamente rivisitata e più larga rispetto alle varianti Asetek e Cool-It

- saldature sulle alette dissipanti con diverso orientamento

- spessore pari a 45mm per l’intero radiatore, non solo le estremità di attacco delle ventole

- design unico

- pompa silenziosa

Tutto questo in linea teorica dovrebbe portare ad un interessante incremento di performance, oppure al miglioramento del rapporto dBA / Tload, che fondamentalmente è uno dei talloni di Achille delle soluzioni AIO, se si escludono modelli aventi alette in rame.

00058 TUNDRA TD03

Il dissipatore, per chi non conoscesse la tipologia in questione, si presenta come un corpo dissipante della larghezza ed altezza grossomodo di una singola ventola da 120mm, questo significa che sarà compatibile con la quasi totalità dei case ATX; in linea teorica certamente, però facciamo presente che questo modello necessita di una tolleranza laterale importante, che potete visionare nel capitolo delle specifiche tecniche. Dal radiatore partono due tubi contenenti del liquido refrigerante, sostanzialmente acqua e sostanze sia anticorrosive che antibatteriche o fungine, che finiscono la loro corsa all’interno di una struttura quadrata che funge sia da waterblock che da pompa. Diversamente da altre soluzioni in commercio, in questo caso, non c’è una funzionalità di controllo diretto via software grazie ad un connettore USB di controllo della pompa, che avrebbe quindi permesso le regolazioni dirette degli RPM delle ventole e della pompa. Se vogliamo questo è un aspetto negativo, che certamente sarà presente nelle prossime revisioni degli AIO made by SilverStone; precisiamo però che le ventole sono PWM, e quindi date le performance complessive il dissipatore risulterà essere silenzioso. E’ possibile che il controllo via software non sia stato implementato per ragioni di tempo, e costi. Conoscendo il produttore ed avendo visto le sue meccaniche commerciali, è possibile che si voglia prima constatare il successo di queste soluzioni; comunque sia SilverStone ha cominciato con forza ad inserirsi nel mercato delle alte prestazioni per i dissipatori, e questa è una grande notizia per gli appassionati del settore. Non a caso abbiamo recensito il modello Heligon01 (CLICCA QUI), che si è meritato giustamente un XH Design Award, assieme alla prestigiosa valutazione Gold.

 

Radiatore, superficie dissipante e tubi

Avendo già fatto presenti le specifiche tecniche e molti dettagli approfonditi, che difficilmente potete trovare in altre recensioni anche di calibro mondiale, vi mostriamo alcuni dettagli del modello. Vi mostriamo alcune fotografie del radiatore e dei dettagli strutturali:

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Partendo da questi presupposti analizziamo la struttura stessa del radiatore. La struttura è classica, quindi molto robusta, presenta 4 fori per lato per l’installazione di massimo due ventole da 120mm. Le alette sono completamente diverse da tutto quello mai visto fin d’ora. Se da una parte questo potrebbe certamente essere promettente, dall’altra implicherebbe l’utilizzo di ventole ad hoc, particolari, perché se ci fosse un dissipatore troppo restrittivo la situazione potrebbe essere problematica. Comunque sia, vi forniamo un’idea della concezione sottostante a questo modello:

NEW RADIATORE

Il design SilverStone permette in linea teorica di avere una capacità di dissipazione del radiatore ben più grande delle altre, di circa il 40%, riducendo la resistenza aerodinamica. Questo design è simile ai dissipatori di fascia alta in cui le heatpipes sono saldate alle alette di dissipazione in alluminio, per permettere performance eccellenti con un rumore della ventola molto più basso, ed RPM minori. Senza contare il design, moderno e particolarmente curato, è possibile anche cambiare il colore dei bordi (caratteristica ancora non implementabile, ma possibile per i modelli futuri o per kit specifici non ancora rilasciati in commercio dal produttore). Il radiatore presenta uno spessore fantastico, questo però implicherà l’utilizzo di ventole con elevati RPM, in linea teorica, e certamente in Push/Pull.

00053 TUNDRA TD0300054 TUNDRA TD03

 

I tubi sono di una tipologia simile ai vecchi modelli Corsair in PET, sebbene però sia presente una colorazione bianca. La lunghezza è elevata e la flessibilità sembra essere leggermente migliore, per via di una robustissima implementazione delle tubazioni ruotabili. Il diametro dei tubi, reale, è leggermente inferiore a quello che potete osservare direttamente all’esterno, anche se non è chiaro se sia presente una tubazione interna che non permetta quindi al fluido interno di sbattere contro le insenature radiali del tubo stesso. Sarebbe necessario segarlo in due, e si comprende chiaramente che ciò non è ovviamente possibile ai fini della recensione. Facciamo presente che non è necessario effettuare la manutenzione di questo impianto a liquido perché è già pronto all’uso, e certificato. In sostanza quindi siamo dinanzi ad una soluzione che si differenzia moltissimo dalle precedenti, certamente costosa, ma più economica delle soluzioni Coolermaster Eisberg. Ecco qualche fotografia dello spessore con le ventole:

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NOTA AIO: la tipologia, essendo molto diversa dai comuni dissipatori a torre, dovrebbe permettere in linea teorica di ottenere performance di dissipazione davvero molto elevate, se non addirittura al massimo possibile. Un radiatore di questo spessore per la sola CPU potrebbe arrivare a gestire un carico di lavoro pari e superiore a 250W, con il giusto connubio di ventole (caso estremo). Dissipatori a torre, per ottenere performance simili, devono essere o di dimensioni gigantesche, oppure di un materiale con più elevata dispersione termica, quale ad esempio il rame. Questo fù il caso, ad esempio , del Thermalright TRUE Copper, dal peso di due kilogrammi circa ; un tale peso può essere in grado di spaccare completamente il socket di una scheda madre, se in posizione verticale. Non è questo il caso con dissipatori AIO, che quindi non portano minimamente a nessuna deformazione del PCB della scheda madre, a patto che vengano installati come da manuale.

 

Waterblock, base di contatto

La base, ovviamente, non poteva che subire modifiche ed ottimizzazioni rispetto al design classico degli AIO. La struttura di sostegno del waterblock è interamente in metallo ed il design è formidabile; è a prova di perdita e garantisce una stabilità che altri modelli semplicemente si sognano, dato che sono realizzati generalmente in plastica e sottili frame di acciaio. Ovviamente la base è interamente in rame e presenta una grande superficie di contatto, lavorata allo stato dell’arte (sebbene sia presente qualche leggero segno di lavorazione al tornio). Non ha una finitura a specchio ed è quasi perfettamente planare, c’è quindi una piccola convessità, che sul socket 2011 però non aiuta. Considerando questo, il dissipatore renderà meglio su piattaforme con sistemi di ritenzione meno validi dell’Intel 2011, che è stato utilizzato come piattaforma di test per questa recensione. Non sono presenti viti ed è inserita una potente pompa all’interno, nient’affatto rumorosa. Il sistema di ancoraggio è ottimo, sebbene non discretamente lasso (consigliamo di aumentare un pochino le tolleranze laterali). Il waterblock dei modelli Tundra integra speciali guarnizioni (O-ring) per evitare potenziali perdite, e soprattutto la sua procedura di assemblaggio non prevede l'utilizzo di viti attraverso il plate di contatto con la CPU. I modelli della concorrenza inoltre integrano una base in plastica, la cui rigidità e durevolezza è ben inferiore al metallo, il che quindi diminuisce drasticamente la possibilità di eventuali guasti nel tempo. Che dire, un confronto tutt’altro che ad armi pari, e se vogliamo assolutamente impietoso. Il modello Silverstone è anni luce avanti. Quanto al waterblock vero e proprio cosa possiamo mostrarvi?

new waterblock 2 interno

 

Il waterblock delle soluzioni Tundra, mostrato sulla sinistra, evidenzia che è presente un array di lamelle molto fitto; la sua lavorazione ha richiesto l'utilizzo di macchinari di precisione a controllo numerico, al fine di ottenere una superficie di dissipazione maggiore rispetto alle varianti in rame/zinco della concorrenza.

 

Anche qui, a sinistra il Silverstone, a destra un modello della concorrenza. Per quanto riguarda il telaio invece, cosa possiamo dire della sua robustezza ? I modelli Tundra utilizzano una saldatura ad alte temperature, per modellare la base di rame alla struttura unibody del waterblock. Questo permette di migliorare il comportamento del complesso waterblock/sistema di montaggio ad alte temperature e quindi migliorare anche la pressione sulla CPU, fattore determinante per le performance complessive. Gli altri design OEMmostrano l'utilizzo di viti per l'installazione, che aumentano di molto i rischi correlati al controllo qualità, ed aggiungono più variabilità in performance per via dei differenti livelli di serraggio delle singole viti.

base confronto

 

Il trend ormai è chiaro, come abbiamo già detto nella recensione del SilverStone TJ11 (CLICCA QUI), Silverstone è un marchio che fa dell’eccellenza il proprio vanto. Non presenta della pasta termica preapplicata ed il contatto sarà ottimo, come potete notare nella fotografia seguente:

00080 TUNDRA TD03

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

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Vi mostriamo alcune fotografie della base di contatto:

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NOTA QUALITA’ BASE:  una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.

 

 


 Ventole in dotazione e rumorosità

Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%. A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra portata in CFM e in metri cubi orari: m^3/h = CFM / 0.589

 

NOTA MISURAZIONI DELLA CASA MADRE: non sono da considerare i valori di targa perché non sono note le procedure di campionamento, quindi commentiamo solo ed esclusivamente quanto visto in prima persona, ma soprattutto quanto valide sono le performance sui dissipatori. Questo discorso vale sia per il CFM che per l’analisi in dBA. Noi testiamo direttamente la rumorosità e vi rimandiamo al capitolo dedicato alla descrizione della strumentazione utilizzata. Il CFM quindi è un parametro soggetto a molta diversità, e che può essere comparato solo con modelli della stessa casa produttrice.

 

SPEC FAN 1 

 

 I due modelli forniti in bundle sono validi, sebbene non siano implementate varianti proprietarie Silverstone della tipologia AirPenetrator. Queste ultime sono orientate alla ventilazione di cabinet, non di dissipatori, come abbiamo già visto nei roundup delle ventole pubblicati su questo portale (QUI L’ULTIMO, CLICCA). Le performance sono valide ma la rumorosità sotto carico sarà elevata. E’ naturale per questa tipologia di radiatori, comunque sia sono fortunatamente PWM quindi con un utilizzo quotidiano, standard, saranno silenziose. Lo sleeving è eccellente e sono ventole PWM.

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Rumorosità:

Senza perderci in inutili feeling personali, vi invitiamo a visionare il valore di dBA dal grafico dei risultati del test di carico termico, e trarre le vostre conclusioni. Sappiate che la velocità di rotazione della/e ventola/e, essendo queste ultime PWM, è perfettamente configurabile quindi qualora si fosse in possesso di un fan controller. A bassi RPM c’è un leggerissimo ticking, il che deriva dalla tipologia del motore ed un chiaro indice infatti è l’MTBF leggermente migliore di quello ordinario. Ne vengono fornite due nella confezione, hanno un sistema di blocco ottimo, con annessa gomma antivibrazione. Consigliamo di tenere il dissipatore in un range intermedio, al fine di bilanciare prestazioni e rumore.

 

 


 Montaggio

Prima di procedere vi invitiamo a rileggere la compatibilità nei capitoli precedenti.

La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel, data la natura AIO del dissipatore è immediata e non presenta problemi di sorta. I due modelli TD02 e TD03 presentano lo stesso sistema di aggancio e di seguito vi mostriamo una fotografia di un sistema assemblato dal produttore con questi modelli:

installazione 1

Innanzitutto bisogna procedere seguendo questi step:

-          smontare il dissipatore boxato INTEL

-          ripulire la pasta termica sopra la CPU

-          posizionare il case orizzontalmente (se avete dei case con l’apertura posteriore dietro alla scheda madre, consigliamo invece di riporto verticalmente e fissare prima il radiatore)

 

In base ai diversi case ed alle vostre configurazioni, dovreste fissare prima le ventole al radiatore, poi installare il radiatore sul cabinet facendo attenzione al posizionamento dei cavi delle ventole e se necessario dotarsi di un comodo connettore binato ad Y che permette l’inserimento in un solo cavo in un connettore a 3 / 4 PIN; fortunatamente quest’ultimo è stato incluso dalla stessa SilverStone. Per installare il wateblock sulla CPU, una volta posto un sottile strato di pasta termoconduttiva sulla CPU stessa, è necessario inserire i quattro distanziatori filettati sul socket di montaggio 2011 INTEL. Fatto questo si passa all’apposizione del waterblock. Sulla base dell’unità troviamo queste staffe (da notare la profonda diversità con quelle della concorrenza):

staffe montaggio 1

staffe montaggio 2

 

I nuovi modelli Tundra utilizzano una staffa spessa 5mm in alluminio, che si unisce alla struttura della base unibody, ovvero ottenuta per fusione (la quale permette una migliore stabilità con elevate temperature ed una distribuzione della pressione più uniforme sulla base). Un meccanismo del genere diminuisce le probabilità di avere problemi con il contatto tra la CPU e la base del dissipatore. Ecco delle fotografie del montaggio:

00082 TUNDRA TD0300083 TUNDRA TD03

 

00001 TUNDRA TD03

 

In sostanza è necessario inserire un sistema di blocco formato da quattro supporti metallici, di modo che sia possibile inserire la base di contatto, per poi avvitare nella parte superiore con le quattro molle i dadi filettati. Sarebbe opportuno ricontrollare l’impronta ma se la procedura è standard e siete certi di una corretta applicazione potete procedere all’accensione, dopo aver collegato i cavi della pompa e dell’alimentazione ausiliaria della pompa tramite il cavo femmina da 3 PIN sul connettore maschio presente sulla scheda madre. Ecco l’impronta della pasta alla fine del processo:

montaggio 3 finale amontaggio 3 finale b

La compatibilità è garantita con tutte le schede madri e con tutte le RAM, ad elevato e basso profilo senza che verranno occupati slot PCIE / RAM. Il radiatore ha invece una dimensione leggermente più alta dello standard e potrebbe creare qualche problema di tolleranza all’atto di installazione nel case.

 

 


 Sistema e metodologia di test 2011

Abbiamo testato il dissipatore sulla nuova piattaforma Intel X79, con socket LGA 2011. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU il nuovissimo Core i7 3930K da 130W di TDP, in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore. La massima temperatura sostenibile dalla CPU, prima di entrare in Thermal Throttling è 90°C. La superficie di contatto dell’IHS della CPU è pari a 38x38mm:

 

SYS 2011

 

Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load.

 

NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

 

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO spesso viene spalmato un sottile strato pre-applicato nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto. Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.

 

piattaforma X79

 

Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero. Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :

 

 

parametri

 

I test per il socket 2011 sono stati effettuati con la ventola in dotazione, in queste modalità:

- in P/Pull al massimo dei giri di rotazione

- in P/Pull ad 800RPM

- in P/Pull con due Noctua NF-F12 ad 800 e 1540RPM

00004 TUNDRA TD03

00078 TUNDRA TD03

NOTA NUMERO TEST: precisiamo che se non doveste trovare dei test ad 800RPM ripartiti per le tre frequenze campione, questo significherebbe che il test termico è fallito, e che quindi non è consigliabile utilizzare questo preset; facciamo presente questo perché altrimenti potrebbe sembrare che il test non sia stato fatto, ma è vero l’opposto. In casi del genere consigliamo di elevare il regime di rotazione e controllare direttamente le temperature, per evitare danni da surriscaldamento della CPU.

 


 Risultati del test di carico termico


3.2HIGH

3.2 LOW

4.2 HIGH

4.2 LOE

4.5 HIGH

 

AIO GEN

 

 

 

Questo modello riesce a posizionarsi nella fascia alta delle prestazioni, con una leggera flessione verso la fascia media negli ultimi test di carico, soprattutto per quanto riguarda i setting a bassi RPM. E’ evidente che la struttura del radiatore è tale che le ventole devono generare un elevato CFM. In tutta franchezza ci saremmo aspettati di più, anche se c’è da considerare che nell’ultimo test a 4.5GHz, in uno scenario in game con RPM bassi, il dissipatore presenterà temperature nell’ordine dei 60-63 gradi centigradi. Non è consigliabile cambiare le ventole in dotazione con delle Noctua NF-F12 in quanto sui radiatori di questa tipologia il beneficio può essere importante solo per la rumorosità complessiva. Ricapitolando è molto valido per CPU aventi un TDP anche di molto maggiore a 130W.

NOTA: bisogna tenere in mente l’orientamento orizzontale del TPC-800, che gli permette performance migliori rispetto all’orientamento verticale.

 

Modifiche e test accessori

Sarebbe possibile cambiare le ventole in dotazione ma ne sconsigliamo la sostituzione perché nel complesso sono valide, soprattutto intorno ai 1300/1500RPM, infatti consigliamo di tenerlo in questo modo, e scordarsi dei programmi di rilevazione delle temperature.

 

 


 

Conclusioni

 

orodesign

 

 

Prestazioni

4 stelle

Valide, ma ci saremmo aspettati di meglio

Prezzo

4 stelle

100 euro,elevato ma la qualità dei materiali si paga

Design

5 stelle

Eccezionale

Bundle

4,5 stelle

Ottimo

Ventole

4,5 stelle

Ben due, di buona qualità

Montaggio

4,5 stelle

Ottimo

Complessivo

4,5 stelle

 

Punti di forza:

-          buone ventole in dotazione

-          push pull nativo

-          base che non necessita di modifiche

-          tubetto di pasta termica

Aspetti da migliorare:

-          trovare il fattore che non porta a quel guadagno prestazionale sulla carta

-          includere un controllo software, anche rudimentale

-          rilasciare una versione a 180mm, integrabile nei cabinet Fortress e RAVEN !

Nota del recensore: sarà questione di tempo probabilmente, ma un Tundra 180mm o 180x2 fa venire la pelle d’oca al solo pensiero, a chi è del campo!

 

Silverstone sta cominciando ad inserirsi con forza nella fascia alta  dei dissipatori, dopo aver consolidato da anni le altre nicchie di mercato. Questo è il primo tentativo di commercializzazione di soluzioni dissipanti a liquido per CPU ed il risultato è un modello promettente, ben realizzato e indubbiamente molto gradevole alla vista, che si differenzia completamente dalla concorrenza. Per quanto riguarda le performance complessive, come mai sono leggermente sotto l’Antec 920V4, che presenta un radiatore di 38mm di spessore ed una tipologia standard Asetek? Bella domanda, a cui purtroppo non siamo in grado di dare una risposta, se non facendoci domande a nostra volta:

- potrebbe darsi che il radiatore sia troppo restrittivo? Certamente è più impegnativo delle varianti Asetek/Cool-It, che rappresentano l’attuale standard di progettazione nella categoria.

- che sia la nuova metodologia di saldatura sulle alette ad aver generato performance differenti dalle aspettative? E’ da verificare ma siamo certi che ci saranno studi in materia da parte del produttore, sempre attento a questi parametri costruttivi.

- potrebbe darsi che la portata sia troppo ridotta? Tendiamo ad escluderlo.

- le tubazioni forse presentano un diametro troppo contenuto? Certamente è un fattore importante, in relazione però alla pompa, che è relativamente silenziosa e tutto tranne che problematica.

- che sia la tipologia delle tubazioni a compromettere in parte le performance? Potrebbe darsi che la tipologia interna porti ad una resistenza al movimento dell’acqua maggiore, ma questo fenomeno è comunque presente anche nella concorrenza, escluso forse il modello H100i ed i vari Kraken NZXT.

- le ventole sono adatte? Qui possiamo dire con certezza, lo sono. Il test NF-F12 è stato eseguito apposta ed ha dato esito negativo, ovvero che le Noctua non riescono a surclassare le ventole standard in dotazione, ergo non è questo il problema.

- Che sia il contatto? Da escludere, per via del fatto che è valido su questa piattaforma.

 

Insomma, il valore sbandierato da Silverstone del 40% di potenzialità dissipanti del radiatore non trova riscontro nella realtà dei fatti, perlomeno su questa piattaforma. A parità di ventola la situazione sarebbe dovuta essere migliore con due Noctua NF-F12 quindi rimane un forte dubbio sulla natura di questa discrepanza. Comunque sia, a conti fatti, le performance sono egualmente molto valide perché si attestano sui livelli di uno dei dissipatori che è stato lo standard di riferimento assoluto da parte di una buona parte dell’utenza appassionata: il Noctua NH-D14.

Le prestazioni ci sono, il design è unico e moderno, la solidità disarmante ed il know-how senza pari. Il prezzo di commercializzazione è pari a circa 100 euro IVA compresa, quindi certamente elevato, ma d’altronde Silverstone è nota per la qualità dei suoi prodotti, e non è un dissipatore economico, come non è un modello di fascia bassa (ma l’esatto opposto). E’ consigliabile a tutti coloro i quali desiderano una soluzione ottima nel complesso ed anche esteticamente eccelsa.

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Vi invitiamo a commenti e segnalazioni, siamo qui per aiutarvi e vi ringraziamo per la lettura.

Si ringrazia Silverstone per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

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