Ciao Mondo 3!

Monitor 24Torniamo a parlare di monitor, ma dopo l’EIZO FORIS FG2421, monitor dedito principalmente al settore gaming, passiamo a tutt’altra categoria con l’AOC q2770Pqu. Questa volta abbiamo tra le mani un monitor con pannello PLS (Plane-per-Line Switching) e dalla risoluzione di 2560x1440 pixel, che strizza l’occhio più a un uso desktop-professionale, o almeno, queste sono le premesse. Durante il corso della recensione andremo a sviscerare tutti i pregi e i difetti dell'ultimo arrivato.

 

 

 

 

 

 

 

AOC logo

AOC ha ormai a catalogo una vasta gamma di monitor che spaziano dal settore gaming con matrice TN e frequenza di 144 Hz, al q2963Pm con pannello AH-IPS 21:9 che abbiamo testato l’anno scorso e diversi altri prodotti IPS, TN e AMVA. Da poco ha aggiunto a catalogo anche il suo primo prodotto con un pannello PLS, per la precisione un S-PLS (Super-PLS), mentre da non molto Samsung ha cominciato a proporre pannelli di tipo AD-PLS (Advanced-PLS). I pannelli PLS sono prodotti dalla stessa Samsung e rappresentano la risposta agli IPS di casa LG Display, a cui si è aggiunto da non molto AU Optronics con il proprio AHVA (Advanced Hyper-Viewing Angle). Le caratteristiche tecniche di queste versioni, al momento, sono molto simili e vantano tutti specifiche tecniche paragonabili, con contrasto indicato di 1.000:1, tempi di risposta simili e ampi angoli di visione.

Bene, per la prima volta abbiamo in test un pannello S-PLS e non vediamo l’ora di metterlo alla frusta e di compararne i risultati con i concorrenti AH-IPS.

 


Specifiche tecniche

Specifiche tecniche

Il comunicato ufficiale di presentazione AOC per il q2770Pqu riporta la presenza di un pannello Super PLS, ma alcune testate e siti esteri, principalmente nel versante orientale, riportano invece un pannello a matrice IPS. Come vedremo nel prossimo capitolo anche la confezione esterna riporta chiaramente la dicitura IPS (In-Plane Switching), lasciando quindi un po’ di dubbi sulla realtà dei fatti. Seppur in fin dei conti molto simili nelle caratteristiche come abbiamo già indicato, l’AOC q2770Pqu ha dunque un pannello IPS o PLS? Siamo allora andati a controllare all’interno del menù service del monitor per non lasciare alcuna perplessità al caso: il menù non mente e vediamo che è presente un pannello PLS Samsung LTM270DL06. Il modello è una versione aggiornata (almeno rispetto alle prime uscite) di quello presente nei Samsung S27B970D e S27A850D/T, ASUS PB278Q e ViewSonic VP2770-LED.

Menù service

 


Unboxing e bundle

L’AOC q2770Pqu è racchiuso in una classica scatola di cartone con alcune illustrazioni e informazioni che mettono in evidenza le peculiarità del prodotto. Giraffa che si distende nel pannello posteriore in posizione pivot e il simpatico suricato a parte, AOC indica la presenza della risoluzione WQHD 2560x1440 pixel, dicitura IPS (?!), contrasto dinamico mega, porte HDMI, DisplayPort e hub USB 3.0, regolazioni ergonomiche e software Screen+ che suddivide il display in rettangoli di vari formati in modo da organizzare al meglio l’area di lavoro.

Box 01 Box 02

Box 03

Aperta la confezione si può estrarre il contenuto che contiene:

  • la base di appoggio
  • raccoglitore fili
  • un cavo di alimentazione
  • un cavo D-Sub
  • un cavo DVI-D Dual Layer
  • un cavo DisplayPort (il manuale non ne riporta la presenza)
  • un cavo audio jack da 3,5 mm
  • un cavo USB Type-B to Type-A per l’hub
  • un CD contenente i software, il manuale e la garanzia

Troviamo sempre manuali illustrativi o informativi all’interno, ma questa volta AOC ha deciso di lasciare il tutto in modalità digitale. Non si salverà il pianeta per un paio di fogli, ma è un’accortezza che tutti i produttori farebbero bene ad attuare sempre.

Bundle 01

Bundle 02 Bundle 03

Il braccio di regolazione è già fissato tramite le apposite viti al monitor e per avere la periferica pronta all’uso sarà necessario inserire l’estremità del braccio nella base di appoggio e fissarli tramite la vite che è possibile stringere con le dita. L’unione delle due parti non si è dimostrata particolarmente rapida ed è necessario forzare un pochino per completarne la corsa; non è comunque necessario l’aiuto di Chuck Norris. La base è dotata di quattro gommini antiscivolo che creano una buona adesione sul tavolo; sarà tutta la copertura superiore della stessa a ruotare durante la regolazione del monitor. Sul monitor sono presenti due adesivi dove uno riporta le stesse informazioni già viste sulla scatola e l'altro la certificazione ENERGY STAR di classe B.

Bundle 04

Monitor 02 Monitor 03

 


Uno sguardo da vicino e analisi ergonomiche

L’aspetto dell’AOC q2770Pqu è piuttosto spartano e senza inserti particolari nella parte frontale. La cornice è interamente in plastica nera, spezzata solo dal logo del produttore in basso e, anche se non molto in evidenza, dal nome del modello nell’angolo in alto a destra. Il frame che circonda il pannello non è particolarmente sottile e restituisce la sensazione di appartenenza a un settore più professionale rispetto all’home entertainment che tende in genere a inserire dettagli più accattivanti. Le cornici laterali e quella superiore misurano 20 mm, mentre quella inferiore è di 30 mm. Quest’ultima integra i comandi per il controllo del menù OSD con quattro pulsanti fisici più uno di alimentazione leggermente più distaccato e trasparente. Quest'ultimo integra un LED che si colora di verde in modalità ON e di arancio quando il monitor è in stand-by. Essendo posizionato in basso e non a ridosso del display, la luce del LED non è affatto fastidiosa durante l’uso e neanche se le condizioni luminose ambientali sono scarse.

Monitor 01

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Il rivestimento del pannello è chiaramente opaco e in linea con quello già visto sul Dell U2713HM, dotato di un pannello AH-IPS; l’opacità rimane comunque più alta rispetto ai rivestimenti di pannelli a matrice AMVA.

Il lato destro offre due porte USB 3.0, di cui una fast charging (quella di colore giallo) che permette di veicolare un maggiore amperaggio così da poter ricaricare più velocemente il proprio dispositivo mobile.

Monitor 20

Passando alla zona posteriore, questa rimane piuttosto pulita e curata, grazie a un frame lavorato che ricopre l’intera cover. L’angolo destro del rialzo posteriore che include l’elettronica del monitor e l'alimentatore risulta leggermente ricurvo, mentre l’altro riporta il marchio AOC. Il braccio di regolazione, che è già fissato al monitor tramite i connettori VESA 100x100 mm, presenta un raccoglitore cavi mobile, che può essere anche rimosso. Dal lato connessioni si hanno, in ordine: un ingresso DisplayPort, uno D-Sub (che non è in grado di raggiungere la risoluzione di 2560x1440 pixel), uno DVI-D DL, uno HDMI, un ingresso audio e un’uscita per le cuffie. In genere apprezziamo per quest’ultima porta un posizionamento più comodo e di rapido accesso. Dall’altro lato del braccio di regolazione figurano due porte USB 2.0, la porta USB type-B per l’abilitazione dell’hub, l’interruttore di alimentazione e il connettore AC.

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Nella parte sottostante è presente una sorta di sportellino. Ma a cosa serve? A niente. Altri modelli di monitor AOC, versioni 70S / 70V, condividono lo stesso design posteriore di quello 70P, ma non godono di un sostegno che permette una completa ergonomia: quell’alloggio rappresenta semplicemente la guida di fissaggio per il braccio di sostegno degli altri due modelli detti.

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L’AOC q2770Pqu ha invece un braccio di regolazione che permette al pannello di essere inclinato da -5° a +25°, regolato per 130 mm in altezza, ruotato per quasi un angolo giro e posizionato in configurazione pivot. Tutte le regolazioni sono piuttosto comode e agevoli.

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Prima accensione

L’AOC q2770Pqu è stato collegato per il test a una scheda video GeForce tramite il collegamento DVI-D DL. Alla prima accensione abbiamo provveduto a resettare i parametri a quelli di fabbrica ed è stato facile apprezzare sin da subito la buona calibrazione, a meno della luminosità un po’ troppo elevata.

Con le impostazioni di default registriamo una luminosità di 288 cd/mq, luminosità del nero di 0,49 cd/mq, contrasto di 590:1, temperatura del bianco di 6100K e gamma del 2,2.

Accensione

Soddisfacente è il range di luminosità che va da un minimo di 78 cd/mq a un massimo di 315 cd/mq. La copertura dello standard sRGB è del 100% e per quello Adobe dell’80%, mentre il valore di Gamma1, preset di default, ottiene un response perfetto (2,2), con temperatura del bianco di 6100K.

Per interpretare e comprendere i grafici qui riportati, se necessario, potete trovare informazioni al seguente link.

Gamut default Gamma defaultTemperatura default

La fedeltà cromatica nelle condizioni out-of-box risulta molto buona, con un Delta-E medio di 1,28.

Potremmo riassumere una scala di giudizio secondo quanto segue:

  • Delta-E < 1 il risultato è eccellente;
  • Delta-E < 2 il risultato è buono;
  • Delta-E < 3 il risultato è sufficiente;
  • Delta-E > 3 la riproduzione è inaccurata 

Fedeltà def


Funzioni del menù OSD

Per la regolazione delle funzionalità del menù On Screen Display, sono presenti quattro pulsanti fisici che rilasciano un feedback convincente e non ci è mai capitato un mancato input. Tra le opzioni rapidi abbiamo, con il primo pulsante, la possibilità di switch tra le sorgenti video collegate al monitor, la possibilità di abilitare la funzione Clear Vision con il secondo pulsante (per regolare la nitidezza), la regolazione del volume degli speaker integrati con il terzo pulsante e infine l’ultimo tasto permette di entrare nel menù completo, che dà anche l’input di conferma.

OSD

L’intero pannello OSD appare del tutto analogo a quello adottato anche nell’AOC i2757Fm, che ne ricopia sia le funzioni che l’aspetto.

Nel primo menù si ha accesso alle regolazioni della luminosità, contrasto, modalità di visione (Eco), valore del gamma, DCR (contrasto dinamico) e l’azione dell’overdrive. Le modalità Eco disponibili sono: Standard (di default con valori di luminosità e contrasto liberi), Texto (luminosità a 20), Internet (40), Giochi (60), Film (80) e Sport (100). Tre sono invece i valori di gamma (Gamma1 / 2 / 3), mentre per l’overdrive sono disponibili le modalità Disattivato, Debole, Medio e Forte.

OSD 01

Impostazioni immagine è disattivato, dato che utilizziamo una connessione di tipo digitale e passiamo a Configurazione colore. Qui i preset sono Caldo (di default RGB 49/49/49), Normale (43/46/49), Freddo (36/41/49), sRGB (46/46/46) e Utente (50/50/50), quest’ultimo con valori personalizzabili. DCB Mod mette invece a disposizione altre impostazioni quali: Miglioramento completo, Interfaccia naturale, Campo verde, Blu cielo e Rilevamento automatico. L’attivazione della funzione DCB Demo affianca la visione tra una delle modalità dette e quella standard.

OSD 02

Miglioramento Immagine permette di creare un rettangolo dalla dimensione voluta e posizionato in qualsiasi parte del display, per il quale sarà possibile regolare indipendentemente la luminosità e il contrasto.

OSD 03

Classiche funzioni disponibili in Impostazioni OSD, come la scelta della lingua, la posizione e il tempo di permanenza, e ulteriori funzioni sono infine presenti nel menù Extra. In quest’ultimo menù compare la voce Rapporto immagine dove si può scegliere il rapporto di visualizzazione se la fonte video è differente da quella nativa del monitor. Le impostazioni presenti sono però solo Widescreen e 4:3. Qualora impostassimo la risoluzione Full HD da 1920x1080 pixel, la visuale verrebbe spalmata sull'intera superficie (rispettando il rapporto 16:9), ma la qualità visiva sarebbe scarsa per via dell'interpolazione (scaler). Se fosse stato possibile settare 1:1, avremmo avuto un riquadro più piccolo del display circondato da cornici nere, ma con una qualità definita, sfruttando i soli pixel necessari per la visualizzazione.

OSD 04

 

OSD 05

Un'importante mancanza, per un monitor di questo tipo, è l’assenza di funzioni PiP e PbP, che permettono di visualizzare contemporaneamente il segnale video proveniente da due differenti sorgenti.

AOC i-menù

AOC e-Saver

Il CD presente nel bundle è dotato dei software i-Menù, in pratica l’OSD accessibile con il mouse, e-Saver, software di gestione energetica del monitor, e Screen+, uno strumento che è in grado di suddividere il desktop in più riquadri in modo da organizzare al meglio le finestre aperte. Quest'ultimo sarebbe utile se riconoscesse qualsiasi finestra aperta e abbiamo incontrato più difficoltà rispetto a quanto visto in occasione della recensione dell'AOC i2757Fm. Documenti aperti con Adobe Reader non vengono riconosciuti durante il trascinamento e stavolta non abbiamo potuto posizionare nella griglia selezionata neanche i software del pacchetto Office e il browser IE, oltre a Gimp2, player video e tanti altri. Vero è che ora viene riconosciuto Google Chrome, ma non abbiamo trovato un altro software / finestra che venisse riposizionata dal tool Screen+. Sarà forse necessario un aggiornamento per aumentarne il supporto su Windows 8?

 


Creazione del profilo colore

Il valore di gamma pre-impostato visto precedentemente nell’AOC q2770Pqu, ha mostrato un andamento pressoché perfetto, quindi abbiamo lasciato il setting Gamma1 anche per la calibrazione. Curiosi come delle scimmie, però, abbiamo comunque controllato i response degli altri due parametri: Gamma2 ottiene un valore di 1,9 e Gamma3 di 2,3. Curiosità soddisfatta, torniamo al Gamma1 e procediamo con la calibrazione. Con i valori di riferimento impostati come al solito, luminosità di 120 cd/mq, gamma di 2,2 e temperatura di 6500K, abbiamo ottenuto il seguente risultato abbassando la luminosità al valore di 17 e lasciando le impostazioni di default. È possibile installare il profilo colore scaricando il file dal seguente link

Dati calibrazione

Il profilo calibrato dalla nostra sonda colorimetrica non va a modificare i valori già ottimali raggiunti nel gamut e nella curva del gamma. Rimane un poco bassa la temperatura del bianco di 6100K contro i 6500K desiderati. Un buon miglioramento invece è stato raggiunto per la fedeltà cromatica che ora fa registrare una media del Delta-E di appena 0,84, dimostrando che il monitor si orienta verso un mercato professionale.

Gamut calibr Gamma calibrTemp calibr

Fedeltà calibr

 


Confronto tra i monitor testati

Raccogliamo nelle successive tabelle i risultati dei monitor fin qui recensiti, sia nelle condizioni out-of-box e sia dopo l’avvenuta calibrazione.

Nero defaultNero calibrato

 Contrasto defaultContrasto calibrato

Fedeltà defaultFedeltà calibrata


AOC q2770Pqu  in test

Colour banding

Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità.

Colour banding 01 Colour banding 02Colour banding 03 Colour banding 04

Buono il comportamento in questo test per l’AOC. Il pannello S-PLS da 8-bit reali non mostra evidenti problemi ed eguaglia i pannelli concorrenti AH-IPS.

Uniformità

Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari al 19%, con una media del 10,8%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 3,4, con una media dell’1,8.

Uniformità luminosità Uniformità colore

Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità.

Backlight 01 Backlight 02

Come al solito le zone critiche sono gli angoli e in questo caso quelli a destra mostrano un po’ di bagliore in più. Nel complesso la situazione è ben più che soddisfacente.

Angoli di visione

In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS e PLS; seguono i VA e infine i TN. 

Angoli di visione

Il pannello S-PLS dimostra di avere ottimi angoli di visione in linea con quelli IPS, ma si può notare come a diverse angolazione tenda a schiarire o scurire la visione dell’immagine. Altra analogia con i pannelli IPS lo si può apprezzare dal classico bagliore sulla tonalità scura. Possiamo identificare anche qui un PLS-glow del tutto simile all’IPS-glow.

PLS Glow

Reattività

Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il software PixPerAn (macchinina) e il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting di overdrive presenti nell’AOC q2770Pqu, Disattivato, Debole, Medio, Forte, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di 1/250 sec.

Tempo di risposta 01 Tempo di risposta 02

Non è un prodotto destinato principalmente al settore videoludico e nei test eseguiti lo si chiarisce, memori anche dei risultati ottenuti con l’EIZO FORIS FG2421. Confrontando ad occhio le differenze che appaiono tra le impostazioni estreme (Disattivato e Forte), si riesce a notare, con un po’ di attenzione, che il setting più spinto riesce a dare un poco di definizione in più nell’astronave dell’alieno. I vari settaggi non cambiano in modo sostanziale la reattività del monitor che rimane comunque sufficiente. L’overdrive non è mai aggressivo e non genera overshoot che provocano il classico fenomeno definito reverse ghost.

 


Analisi sul campo

Nel corso dei nostri test andiamo a valutare anche il comportamento generale del monitor nelle classiche funzioni di utilizzo e quindi andiamo a stilare un piccolo resoconto che non può essere immune da considerazioni anche soggettive.

C’è poco da fare. L’area di lavoro elevata, 2560x1440 pixel si fa apprezzare facilmente in ambito desktop. Avere tre o quattro finestre operative aperte contemporaneamente sul display non risulta scomodo e qui il software Screen+ allegato nel CD avrebbe aiutato per la gestione ottimale, se solo riuscisse a riconoscere ogni finestra come ci è capitato con il Dell U2713HM e il tool proprietario Display Manager. La più che buona fedeltà cromatica raggiunta dopo la calibrazione, e precisiamo che non è da meno quella out-of-box, con la copertura totale dello spazio colore sRGB, permette al monitor di poter lavorare tranquillamente in ambienti professionali come foto-editing e video-editing. Il circa 33% di altezza in più rispetto ai modelli 1080p risulta più comodo anche nel web browsing, dove due pagine internet, che sono perlopiù sviluppate in altezza, possono essere comodamente affiancate godendo di una superficie di 1280x1440 pixel per ciascuna finestra.

Movie

Sul lato videoludico non si manifestano problemi di sorta. Con i film non nascondiamo che reputiamo più idonei i pannelli a matrice AMVA, grazie al miglior punto del nero che rende il contrasto statico decisamente più elevato. Il Super-PLS presente sull’AOC q2770Pqu ha un comportamento in linea con i pannelli AH-IPS e la buona calibrazione non può che restituire una visione più che piacevole, anche se il rapporto 21:9, con i monitor che abbiamo potuto toccare con mano, è decisamente più idoneo e suggestivo. Aguzzando l’occhio si può scorgere un poco di bagliore negli angoli di destra, ma stiamo parlando di piccolezze che non compromettono la visione di un buon film.

Game

In ambito gaming la storia non cambia. Il q2770Pqu è un buon compagno per qualche sessione non particolarmente frenetica. Come abbiamo mostrato nel capitolo precedente, l’overdrive, seppure disponibile in vari setting, non modifica il comportamento in modo sensibile, ma si può consigliare di optare per i settaggi Medio o Forte, che comunque non creano segnali di overshoot nella transazione dei pixel.

Menzione finale per gli speaker audio integrati. La potenza non è alta e la qualità è in linea con quella che ci si può aspettare da soluzioni del genere. Decisamente consigliabile l’uso di periferiche dedicate e sarebbe stato più comodo avere l’uscita per le cuffie in rapido accesso, invece di un classico posizionamento posteriore.

 


Conclusioni

 

argento

 

Prestazioni

4 stelle

Nel gaming non se la cava male dato che è orientato ad altro settore. Se l’overdrive avesse avuto qualche spunto in più per i setting più alti, avrebbe potuto offrire maggiori soddisfazioni.

Qualità

4,5 stelle - copia

Ottima è la calibrazione di fabbrica e tra i primissimi nella comparativa anche dopo la calibrazione. Con l’aggiunta di un gamma ideale, il monitor non ha problemi a lavorare in ambienti semi-professionali. Buono è il backlight.

Ergonomia

4 stelle

Molto buona la dotazione delle porte e le regolazioni ergonomiche, ma non possono mancare funzioni quali il PiP e il PbP. Le opzioni di mapping avrebbero potuto essere gestite meglio, dato che sono possibili solo due opzioni.

Prezzo

4 stelle

Il prezzo consigliato di 550 euro è onesto, ma per attirare l’attenzione, data la concorrenza, dovrebbe essere più aggressivo.

Complessivo

4 stelle

 

 

A conti fatti il monitor AOC q2770Pqu si dimostra il prodotto per il quale è stato realizzato. La linea appartiene alla serie Professionale e non può essere altrimenti. Il design un po' spartano racchiude un pannello S-PLS da 2560x1440 pixel che è adatto un po' a tutto. L'elevata risoluzione risulta molto comoda per il multi-tasking e produttività, mentre, con l'aiuto di una più che buona calibrazione out-of-box, il monitor non ha neanche problemi a lavorare con software di grafica. Anche se il test dell'analisi del backlight è fortemente dipendente dal singolo esemplare, quello che abbiamo ricevuto in test non ha manifestato problemi di sorta e in nessun caso, durante il classico utilizzo che include film e videogames, c'è stato un fastidioso fascio luminoso da un angolo o lato del display. 

La giocabilità è soddisfacente, ma le differenti opzioni nel menù overdrive avrebbero potuto offrire qualche spinta in più. D'altra parte, non generando overshoot marcati, non si è mai manifestato il reverse ghost.

Monitor 24

Le regolazioni ergonomiche non possono essere trascurate in un monitor professionale e l'AOC ha mostrato avere buone opzioni. Qualunque tipo di movimento, in altezza, rotazione, inclinazione o pivot, non risulta mai duro o difficoltoso da effettuare. Dal lato delle porte in/out non ci si può lamentare dato che sono presenti i quattro classici ingressi video più due jack audio, per il segnale in ingresso e l'uscita cuffie, e un hub USB con porte in standard 2.0 e 3.0. Anche se il monitor può essere facilmente ruotato, limitando quindi la difficoltà nel raggiungere le porte I/O di interesse, posizionamenti più comodi per almeno una porta USB e per il jack per le cuffie sarebbero state apprezzate.

L’AOC q2770Pqu, con tre anni di garanzia, ha un prezzo d’acquisto consigliato di 550 euro, ma negli store deve adeguarsi perlomeno allo street price del Dell U2713HM per poter rappresentare un’alternativa. Una differenza di prezzo marcata tra i due prodotti non dovrebbe esistere date le prestazioni simili, anche se sono dotati di pannelli diversi.

 

Pro:

  • Calibrazione a default
  • Regolazioni e porte I/O

Contro:

  • Mancano funzioni PiP e PbP
  • Assenza di mapping 1:1
  • Il prezzo dovrebbe essere più aggressivo

Si ringrazia AOC per il prodotto fornito

Andrea Fanfani

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