Ciao Mondo 3!

Monitor 01L’unico neo che si potrebbe trovare a un monitor dotato di un’alta risoluzione è quello di avere un dot pitch piccolo, o un’elevata densità di pixel, che riproduce di conseguenza i caratteri piuttosto piccoli, rendendo in taluni casi necessarie operazioni come la modifica del valore DPI (nel pannello di controllo) o l’aumento dello zoom per il browser. Per by-passare questi espedienti c’è un solo modo: aumentare le dimensioni fisiche del display. Il nuovissimo BenQ BL3200PT, il prodotto della recensione di oggi, è infatti dotato della risoluzione WQHD 2560x1440 pixel su un display con diagonale da 32 pollici, quando fino ad ora era presente perlopiù su pannelli da 27”.

 

 

 

A far concorrenza al BenQ BL3200PT c’è l’Acer B326HUL, dotato del medesimo pannello a matrice AMVA+. Questa è la prima variante di tipo VA (Vertical Alignment) con risoluzione da 2560x1440 pixel. Ritornando sul discorso comodità di lettura, questo pannello fornito da AU Optronics gode di un dot pitch di 0,277 mm (0,2767 mm per essere precisi), esattamente identico a quello presente su un display da 24” Full HD (1920x1080). I modelli da 27” con lo stesso rapporto 16:9, arrivano a 0,311 mm per quelli Full HD e a 0,233 mm per quelli WQHD. Prendendo in esame anche i monitor da 30” da 2560x1600 pixel, 16:10, arriviamo a un valore del dot pitch di 0,250 mm. Quest’ultimo tipo di pannello (non così diffuso), presente in prodotti tendenzialmente professionali e spesso con copertura gamut estesa (Adobe RGB), risulta leggermente più alto fisicamente (5 mm) a fronte di più di 6 cm di larghezza in meno. I 32” di diagonale sono una dimensione non così usuale nel settore dei monitor. Tra gli ultimi prodotti possiamo trovare il pannello da 31,5” con tecnologia IGZO e risoluzione da 3840x2160 pixel. Di seguito qualche esempio per farsi un’idea delle dimensioni rispetto a monitor tradizionali.

32 vs 2432 vs 2732 vs 29 32 vs 30

Una superficie di lavoro piuttosto buona viene dunque spalmata su una superficie fisica dalle dimensioni generose, restituendo un doppio vantaggio; la comodità di lavoro nell’ambiente desktop da una parte, aiutata anche dalla presenza di un pannello a matrice AMVA,  e il coinvolgimento che si può avere in applicazioni videoludiche per le dimensioni dall’altra, fanno di questo BenQ BL3200PT un prodotto piuttosto polivalente.

Come già abbiamo visto recentemente in occasione della recensione del monitor EW2740L, BenQ con la feature Eye-Care adotta due tecnologie che vanno a ridurre l’affaticamento visivo. Una riguarda l’adozione di un sistema DC (Direct Current) per la retroilluminazione offerta dai W-LED, ovvero flicker free, e l’altra, chiamata Low Blue Light, è una modalità di visione che riduce, con diversi livelli, l’intensità della luce blu.

Ma ora basta chiacchiere e vediamo il BenQ BL3200PT com’è dal vivo.


Specifiche tecniche

Specifiche teniche 

Sul BenQ BL3200PT troviamo il nuovo pannello AMVA+ M320DVN01.0 di produzione AU Optronics, con retroilluminazione W-LED, attualmente il solo esemplare da 32” VA con risoluzione WQHD. Fisicamente misuriamo un’altezza minima di circa 495 mm e massima di circa 645 mm.

Menù Service


Unboxing e bundle

Arriva il corriere, vado a ritirare il pacco, ma… un momento! Cos’è questo scatolone enorme? Cerco di arrotolare la lingua, dato che si era lasciata andare a un’improvvisa fuga, e con nonchalance la rimetto a posto senza farmi notare dal corriere, o almeno credo; controllo bene e sembra proprio che ci sia scritto BenQ BL3200PT. Le dimensioni fanno impressione già da qui!

Box 01

Box 02 Box 03

La scatola riporta già diverse informazioni sul monitor, come la presenza di un pannello di natura VA retroilluminato a LED, la risoluzione WQHD, la copertura gamut, la presenza di porte audio-video come l’HDMI e la DisplayPort, la tecnologia Eye-Care e le modalità CAD/CAM e Animation che analizzeremo nel corso della recensione.

Tirare fuori i due blocchi di polistirolo che racchiudono il display non risulta semplice come di solito. I mesi spesi in palestra ogni tanto tornano utili. Ogni componente, display, braccio di regolazione e base di sostegno, sono avvolti da una busta di plastica e il montaggio risulta molto semplice e veloce.

Mount 01 Mount 02Mount 03 Mount 04

Dapprima abbiamo inserito il braccio nella parte retrostante del display, andando a coprire i fori VESA 100x100 mm, fino al click di blocco; lo stesso potrà essere rimosso tramite il pulsante di rilascio. La base può ora essere inserita e dopo averla posizionata con una certa rotazione, sarà possibile utilizzare la vite a mano per il fissaggio. La stessa base è dotata di sei gommini che creano una buona adesione sulla scrivania.

Bundle 01

Bundle 02 Bundle 07

 

Bundle 03

L’intero bundle che troviamo all’interno del BenQ BL3200PT risulta davvero ben fornito e nel dettaglio è composto da:

  • il cavo di alimentazione
  • un cavo DisplayPort
  • un cavo HDMI
  • un cavo DVI-D DL
  • un cavo D-Sub
  • un cavo audio
  • un cavo per le porte USB
  • un raccoglitore cavi
  • scatolina con il controller del menù OSD
  • un CD, una guida al rapido utilizzo (in varie lingue) e un talloncino per la garanzia

Il controller, dalle dimensioni di circa 65 x 65 x 20 mm, è dotato di un cavo micro-USB così da poter essere posizionato più comodamente sulla scrivania e interagire con il menù OSD senza dover arrivare ai comandi sul monitor. Non è necessario collegare il cavo per l’abilitazione dell’hub USB per far funzionare il controller.

 Bundle 04 Bundle 05

Bundle 06

 

 


Uno sguardo da vicino e analisi ergonomiche

Il design del BenQ BL3200PT rimane piuttosto sobrio e molto simile al monitor EW2740L recensito recentemente. Le cornici laterali misurano circa 14 mm e circa 20 mm per quella inferiore che riporta una sporgenza nella zona centrale. Invece del solito logo BenQ, che stavolta troviamo a sinistra, al centro vi sono riportati due sensori e la sigla QHD; uno regola la retroilluminazione automaticamente in base alla luminosità della stanza, mentre l’altro rileva la presenza o meno dell’utente, così da mandare il monitor in stand-by. Classico rivestimento leggero dei pannelli di tipo AMVA, più che sulle versioni TN e IPS / PLS.

Monitor 01

Monitor 02 Monitor 03Monitor 04 Monitor 05

Ai restanti angoli troviamo il nome del modello, BL3200, e i comandi per il menù OSD. Questa zona verrà analizzata più in dettaglio in un capitolo dedicato, ma possiamo riportare che i cinque pulsanti sono di tipo touch e quello di accensione è fisico. Sulla base, in plastica levigata, è presente l’alloggio per il controller; per essere più precisi, l'alloggio si trova sull’estremità inferiore del braccio di regolazione.

Monitor 06

Monitor 07 Monitor 08

Il lato sinistro risulta pulito, mentre su quello destro troviamo due porte USB 3.0, un lettore di memorie SD e l’uscita audio per il collegarci le cuffie. Il posizionamento laterale è decisamente più comodo rispetto a un accesso esclusivamente posteriore. Poco più sopra sono presenti gli ingressi HDMI, DVI-D DL, D-Sub e DisplayPort. La dotazione delle porte si completa con quelle posteriori;  porta per l’abilitazione dell’hub, la micro-USB per il controller, due porte USB 2.0 e linea jack audio di ingresso. Dall’altra parte del braccio di regolazione è presente il connettore AC e l’interruttore di alimentazione.

Monitor 09 Monitor 13

Monitor 10 Monitor 11 Monitor 12

Posteriormente si può apprezzare l’adozione di una struttura pulita e con più stili. In un dettaglio si può notare la differenza tra la plastica opaca, levigata e lucida, in modo da spezzare lo stile. Aiuta a rendere meno monotona la struttura anche l’adozione del braccio in colore argentato .

Monitor 14 Monitor 15Monitor 16 Monitor 17

Completa risulta l’ergonomia data dal braccio di regolazione. Il pannello può essere regolato in altezza per 150 mm e misuriamo poco meno di 6 cm dalla base inferiore del display fino alla scrivania quando è posizionato al minimo. È possibile ruotarlo di 45° per lato, regolare l’inclinazione da -5° a +20° e posizionare il display in configurazione portrait. Le regolazioni sono comode e di semplice modifica.

 Monitor 18 Monitor 19Monitor 20 Monitor 21

 Monitor 22 Monitor 23 Monitor 24

Monitor 25

 


Prima accensione

Il BenQ BL3200PT è stato collegato per il test a una scheda video GeForce tramite il collegamento DisplayPort. Alla prima accensione abbiamo provveduto a resettare i parametri a quelli di fabbrica ed è stato facile apprezzare sin da subito la buona calibrazione, a meno della luminosità che viene impostata al massimo valore.

Con le impostazioni di default registriamo una luminosità di 284 cd/mq, luminosità del nero di 0,30 cd/mq, contrasto di 950:1, temperatura del bianco di 6800K e gamma di 2,5.

Setting default

Buono è il range di luminosità che va da un minimo di 58 cd/mq a un massimo di 284 cd/mq. La copertura dello standard sRGB è del 100% e per quello Adobe del 79%.

Per interpretare e comprendere i grafici qui riportati, se necessario, potete trovare informazioni al seguente link.

Gamut Gamma 3

Temperatura

La fedeltà cromatica nelle condizioni out-of-box risulta molto buona, con un Delta-E medio di 1,08.

Potremmo riassumere una scala di giudizio secondo quanto segue:

  • Delta-E < 1 il risultato è eccellente;
  • Delta-E < 2 il risultato è buono;
  • Delta-E < 3 il risultato è sufficiente;
  • Delta-E > 3 la riproduzione è inaccurata 

 Fedeltà

 


Funzioni del menù OSD

Ottimo e comodo, anzi comodissimo risulta il menù On Screen Display. Il tasto di accensione è fisico, mentre per il menù sono disponibili 5 pulsanti touch con sensore di prossimità; avvicinandoci ai controlli questi si illumineranno singolarmente con un fievole LED bianco. La stessa cosa accade al pulsante power quando il monitor è spento. Il LED di stato rimane bianco quando il monitor è acceso, mentre risulta lampeggiante e di colore arancio quando è in stand-by.

Nel menù rapido sono presenti: la funzione Modalità Immagine, lo switch tra le sorgenti video, la regolazione del volume degli speaker e il menù completo dell’OSD.

OSD 01

 

OSD 02 OSD 03 OSD 04

Entrando nel menù completo abbiamo accesso alla voce Display che permette di settare le sole funzioni mostrate quando il collegamento è di tipo digitale. Rotazione automatica (Attivata o Disattivata) dovrebbe far ruotare la riproduzione di 90° quando il display viene orientato in posizione pivot; diciamo “dovrebbe” perché a noi non succede nulla quando la funzione è attiva e mettiamo il display in verticale. Impostando invece la rotazione automatica nel software Display Pilot la rotazione automatica avviene senza alcun problema. Input fa ovviamente scegliere tra le quattro porte video presenti, come visto nel menù rapido.

OSD 05 OSD 06

In Immagine si potranno regolare le varie funzioni, incluso l’overdrive AMA settabile in Disattivato, Alto e Premium. Immagine avanzata permette di scegliere tra le varie modalità presenti; sRGB, CAD/CAM (soprassatura i colori mettendo in evidenza le linee colorate nei progetti), Animazione (schiarisci le zone d’ombra per non perdere dettagli), Presente, Standard, Riduzione luce blu (Multimedia -30%, Navigazione web -50%, Ufficio -60% e Lettura -70%), Film, Foto, Eco, M-book (per sistemi Apple Mac) e Utente. Modalità display presenta diverse mappature del segnale: Intero, Proporzioni imm., 1:1, 19” (5:4), 22” (16:10), 23”, 24”, 24” (16:10), 27”, 27” (16:10) e 30”. Scegliendo l’opportuno rapporto e dimensione ricercata, si attiverà la funzione Smart Scaling che permetterà di aumentarne le dimensioni con passi unitari da 0 a 100 per effettuare delle modifiche.

OSD 07 OSD 08

Nella voce Audio è piuttosto esplicativa l’immagine. In Sistema si potranno impostare i tre comandi rapidi del menù visti prima e scegliere la modalità immagine da attribuire ai tre pulsanti rapidi del controller esterno. Di default questi presentano: Modalità sRGB, Modalità CAD/CAM e Riduzione luce blu, ma tutti e tre possono essere impostati secondo le preferenze dell’utente. Se si desidera cambiare il pusalte in modo più rapido, si può anche tenere premuto per almeno 5 secondi il tasto da regolare e scegliere poi la modalità voluta.

OSD 09 OSD 10 

Selezionando Ergonomico si potrà attivare la regolazione automatica della luminosità e abilitare un promemoria per ricordarci di fare una pausa; i setting dell’intervallo di tempo sono di 20min, 40min, 60min, 80min e 100min. Con l’attivazione del sensore ECO, ovvero il sensore di prossimità dell’utente, il display andrà in modalità stand-by quando nessuno si troverà davanti al monitor. Il sensore, impostato con portata “Lontano” (disponibili anche Vicino e Medio), ha un raggio di circa 70 / 80 cm. Più che altro il sensore rileva l’attività con la scrittura quindi può essere attivata solo quando si sta lavorando al PC o anche durante i videogames; diversamente la funzione non è molto utile dato che non è piacevole vedersi spegnere il monitor durante la visione di un film.

OSD 11

Come già accennato nel CD fornito troviamo oltre ai driver per il lettore di memorie, il manuale, le specifiche e un classico tool per la calibrazione, anche il software Display Pilot che è davvero molto comodo e di semplice utilizzo. Vengono riportate perlopiù le funzioni presenti nel menù OSD appena descritte, ma a queste, di rilevante, si aggiungono alcune voci in Strumenti, come Application Tuning che permette di adottare una determinata modalità quando si avvia un determinato software e la Partizione desktop che, se attivata, aggiunge una piccola icona nella barra degli strumenti di una qualunque finestra per poterla relegare in un riquadro che abbiamo precedentemente creato. 

Display Pilot 01 Display Pilot 02Display Pilot 03 Display Pilot 04Display Pilot 05 Display Pilot 06Display Pilot 07 Display Pilot 08Display Pilot 09 Display Pilot 10Display Pilot 11 Display Pilot 12

 


Creazione del profilo colore

Prima di procedere alla calibrazione del BenQ BL3200PT tramite la sonda colorimetrica Datacolor Spyder 4, abbiamo analizzato il risultato degli altri setting disponibili per quanto riguarda il gamma e la temperatura del bianco. L’opzione Gamma 1 ha un response decisamente migliore rispetto a quello di default (Gamma 3), mentre la temperatura Normale è quella che più si avvicina al valore ricercato (6500 K). Selezioniamo dunque queste opzioni prima di procedere alla calibrazione.

 Setting gamma Setting temperatura

Con i valori di riferimento impostati come al solito, luminosità di 120 cd/mq, gamma di 2,2 e temperatura di 6500K, abbiamo ottenuto il seguente risultato abbassando la luminosità fino al valore 24, lasciando le impostazioni di default, sempre nella modalità Standard.

È possibile installare il profilo colore scaricando il file dal seguente link

Setting calibrazione

Con il profilo colore si estende leggermente il gamut nella zona del blu, aumentando di un punto percentuale la copertura AdobeRGB che ora tocca l’80%. La curva gamma rimane pressoché inalterata, dato il già buon valore offerto dal setting di default. La temperatura scende a 6600K, molto vicina ai 6500K ricercati. Il Delta-E medio per la fedeltà cromatica scende a 0,84, dal valore di 1,08 di quello out-of-box. Il contrasto statico non raggiunge i valori dichiarati sulla carta (3000:1) anche se come mostreremo nel prossimo capitolo, rimane tra i valori più alti registrati.

Gamut Gamma

Temp

Fedeltà


Confronto tra i monitor testati

Raccogliamo nelle successive tabelle i risultati dei monitor fin qui recensiti, sia nelle condizioni out-of-box e sia dopo l’avvenuta calibrazione.

 Nero defaultNero calibrato

Contrasto defaultContrasto calibrato

Fedeltà defaultFedeltà calibrata

 


BenQ BL3200PT in test

Colour banding

Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità. Più che buono è stato il comportamento del BL3200PT dato da un color depth 10-bit reali.

Colour banding 01 Colour banding 02Colour banding 03 Colour banding 04

Uniformità

Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari al 12%, con una media del 5,6%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 1,3, con una media dello 0,6. Davvero molto buona si dimostra l’uniformità per il monitor in esame.

Uniform luminosità Uniform colore

Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità. Il backlight ha dato un ottimo risultato, senza manifestare fasci luminosi degni di nota provenienti dai lati del display.

 Backlight 01 Backlight 02

Angoli di visione

In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS e PLS; seguono i VA e infine i TN.

Angoli di visione

Seppur di poco inferiore rispetto ai pannelli IPS/PLS, questo AMVA+ vanta angoli di visione che appaiono migliori rispetto alle altre versioni VA testate.

Con un'immagine completamente nera, si nota che la riproduzione vira verso tonalità violacee.

Backlight 03

Reattività

Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il software PixPerAn (macchinina) e il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting di overdrive AMA disponibili nel BenQ BL3200PT, Disattivato, Alto e Premium, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di esposizione di 1/350 sec. Per il test ufo abbiamo riportato il risultato medio, mentre per l’automobile vengono confrontati il risultato migliore e peggiore dei 10 scatti.

 AMA Disattivato AMA Alto AMA Premium

Tempo di risposta

Il setting Premium, come già abbiamo visto anche in altri monitor BenQ, genera il reverse ghost (fantasma scuro), che indica un’azione repentina dell’overdrive che causa overshoot di segnale. Alla luce dei test è evidente, anche ad occhio, come il setting Alto sia quello preferibile in ambito game. Il valore Premium potrebbe riuscire a diminuire una manciata di millisecondi nel migliore dei casi, ma la presenza piuttosto evidente del reverse ghost fa preferire il valore Alto.

 


Analisi sul campo

Nel corso dei nostri test andiamo a valutare anche il comportamento generale del monitor nelle classiche funzioni di utilizzo e quindi andiamo a stilare un piccolo resoconto che non può essere immune da considerazioni anche soggettive.

Sarà che i monitor sono uno di quei prodotti in cui “grosso è meglio” (ho detto che sto parlando di monitor, eh!), ma l’esperienza di utilizzo non può non piacere. Vero è che bisogna anche avere una postazione di utilizzo non risicata e posizionarsi a una discreta distanza di visione; mantenersi intorno agli 80 / 100 cm può essere sufficiente un po’ per tutto. Durante la visione di film e anche videogames può essere aumentata senza perdere un certo coinvolgimento dato da un bel 32 pollici, che grossomodo è la dimensione “entry-level” dei televisori.

Movie

Lato desktop abbiamo più o meno tutto quello che serve. La buona risoluzione sull’ampia superficie fisica dovrebbe mettere d’accordo un po’ tutte le esigenze, così come il rivestimento opaco leggero tipico dei pannelli AMVA, e BenQ ci mette del proprio per rendere tutto più comodo grazie alla funzione Partizione desktop e le modalità indirizzate ad applicativi professionali (CAD/CAM e Animazione).

La buona riproduzione, il contrasto alto (comunque circa il doppio della media dei monitor testati) e l’assenza di bleeding, ne fanno un ottimo prodotto per i film. Non è comunque il suo applicativo primario, ma la visione rimane ben più che soddisfacente. Le stesse considerazioni si possono estendere anche per l’uso di videogames. Il game occasionale e non frenetico è piacevole e probabilmente più per le dimensioni che altro. Rimane consigliabile settare l’overdrive AMA sul valore Alto per non incorrere nel reverse ghost come mostrato nel capitolo precedente; non rimane un campione di reattività, ma si tratta sempre di un monitor professionale e bisogna considerarne il settore di appartenenza.

Game

Ultima nota per gli speaker audio integrati da 5W. L’audio innanzitutto esce dalle feritoie superiori; la potenza è piuttosto soddisfacente e non è necessario arrivare al massimo per avere un discreto volume. D’altra parte la qualità è quella che ci si può attendere da un paio di speaker posizionati nel retro di un monitor, con “rimbombo plasticoso”. La soluzione rimane comunque discreta per un uso non audiofilo, ma se potete, utilizzate altro per la riproduzione audio.

 

Nell’uso è stata riscontrata una particolare stranezza. Se viene acceso il PC prima del monitor, quest’ultimo non riesce più a riconoscere la periferica, nemmeno scegliendo attraverso il menù OSD l’unica sorgente video collegata (nel nostro caso la DisplayPort). Non abbiamo trovato un’altra via che sia stata quella di dover riavviare il PC con il monitor in stand-by. Quando il collegamento è stato riconosciuto, non vengono rilevati problemi spegnendo solo il monitor.

 

 


Conclusioni

 

oro

 

Prestazioni

4 stelle - copia

Prestazioni nella media per il BenQ BL3200PT. Il setting Alto dell’overdrive AMA è quello che riesce a offrire un buon compromesso in tutte le occasioni.

Qualità

4,5 stelle - copia

Più che buona la calibrazione di fabbrica, ma il contrasto rimane un po’ basso rispetto a quanto indicato. Gli angoli di visione sembrano migliorati rispetto alle precedenti versioni del pannello AMVA e ottima è risultata l’uniformità.

Ergonomia

4,5 stelle - copia

Stavolta c’è poco da recriminare, anzi. Troviamo tutto quello serve, è di comodo accesso e le regolazioni del sostegno sono semplici da compiere. Le features PiP e PbP non dovrebbero mai mancare su questi prodotti.

Prezzo

4 stelle - copia

Parliamo di circa 600 euro per avere questo BenQ BL3200PT. Tanto? Poco? Giusto? Cerchiamo di darne un’idea nelle conclusioni.

Complessivo

4,5 stelle - copia

 

 

 

Il 32” 16:9 è tra i monitor più grandi che si possono comprare, anzi, è il più grande se includiamo i nuovi 34” 21:9 che hanno una superficie fisica inferiore, anche se parliamo di poco meno del 5%. Il BenQ BL3200PT riesce a dare un’ottima impressione a tutto tondo, anche se dà il meglio di sé nel suo settore, ovvero quello professionale / desktop. Le modalità di visione strettamente collegate a software di grafica, dimostrano l’attenzione che BenQ riserva a questo campo. Non sfigura neanche in applicativi multimediali, dove l’overdrive AMA è ben bilanciato sul setting Alto e il backlight piuttosto positivo non fa rilevare fastidiosi fasci luminosi quando la riproduzione è scura o durante i film.

Monitor 26

Dal lato ergonomico siamo (quasi) completamente soddisfatti. Figurano tutte le connessioni video, linea di ingresso e uscita audio (laterale!), hub USB con le porte in standard sia 2.0 che 3.0 (queste sono laterali!), un lettore di memorie SD (laterale!), il controller esterno per navigare nel menù OSD, pulsanti touch comodi, retroilluminati e con sensore di prossimità, sensore di luminosità ambientale, sensore di prossimità per l’utilizzatore, braccio di regolazione che permette buona libertà e fori VESA per l’eventuale adozione di un sostegno a muro. Vogliamo proprio cercare il pelo nell’uovo? La webcam integrata la potrebbe ricercare un pugno di utenti, quindi non è un problema; anche se questo monitor non è fatto per accompagnarci a fare shopping, una maniglia non sarebbe stata sgradita, viste le dimensioni e il peso. Aggiungiamo anche che la porta HDMI avrebbe potuto essere una HDMI/MHL. D’altra parte in monitor di questo calibro non possono essere assenti modalità quali PiP e PbP per la visione contemporanea di due sorgenti video. Probabilmente il professionista non ne sentirà la mancanza, dato che utilizzerà il solo PC collegato al monitor, ma in ambiente domestico è una funzione utile che non avrebbe causato un particolare sforzo.

Per giudicarne il prezzo bisogna fare un po’ di considerazioni. Con il debutto delle soluzioni 4K da 3840x2160 pixel, definire la WQHD una risoluzione elevata non è più così in voga, dato che è 2,25 volte inferiore, ma parliamo di quasi una superficie di lavoro di 1,8 volte maggiore di quella Full HD. In aggiunta, il prezzo tra le due soluzioni è molto vicino. Il BenQ BL3200PT ha un costo che si aggira sui 600 euro e i nuovi monitor da 28” 4K, con pannello però TN ed è bene ricordarlo, si posizionano intorno a questa fascia di prezzo. Potrebbe dunque essere più corretto confrontare tale soluzione ai vari monitor IPS/PLS da 27” sempre con risoluzione WQHD; questi, perdendo 5” di diagonale, con tutto ciò che ne consegue, costano circa 100 euro in meno. Considerando tutto quello che offre, il prezzo è onesto e magari si può sperare in uno street price più aggressivo.

Il BenQ BL3200PT vuole essere la scelta verso chi desidera avere una buona risoluzione senza rinunciare alla comodità nella lettura. E poi diciamolo pure; giocare su un 32” WQHD è una goduria pazzesca!

 

Pro:

  • fedeltà a default
  • ergonomia
  • backlight

Contro:

  • modalità PiP e PbP assenti

 Si ringrazia BenQ per il prodotto fornito in test.

Andrea Fanfani

Pubblicità