ARCTIC Accelero Xtreme IV: la quarta revisione di un classico - ARCTIC Accelero Xtreme IV: risultati del test

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ARCTIC Accelero Xtreme IV: risultati del test

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Ricordiamo alcuni punti chiave: la frequenza della GPU in IDLE è pari a 300MHz mentre sotto carico ammonta a 947MHz. Questa frequenza, su questa serie di schede grafiche, può essere raggiunta e mantenuta solo se la temperatura in esercizio non supera i 93 gradi e solo se il powertune è proporzionato alla validità del sample in esame. Ad esempio, giusto per informazione, sappiate che ogni VGA presenta un comportamento di overclock differente, e quindi anche a default possono esserci differenze per quanto riguarda il rapporto Voltaggio/Frequenza minima rilevata sotto carico. Questo significa che ad esempio impostare un powertune al +15% permette al Chip di lavorare fisso alla frequenza di 947MHz nel caso della R9 290. Analizzando invece il modello 290x, nel nostro sample è stato necessario impostare il Power Tune al 15% minimo per ottenere i 999MHz poiché con il 10% ha raggiunto massimo i 972MHz. Troverete questi dettagli nel secondo grafico. Da notare che per PT viene inteso il Power Tune AMD, ed è espresso in termini percentuali. La Tamb (Temperatura ambiente) è stata fissata a 24 gradi centigradi ed il software utilizzato è l'ultima versione di Furmark, uno strumento tra i più micidiali per le schede grafiche, che in passato è stato capace di mandare in RMA numerosi modelli di schede video per via dello stress termico, e di carico, sulle componenti secondarie. Le impostazioni sono standard, xtremeburning mode e risoluzione 1080p. Test eseguiti su WIN7 64bit con i driver AMD 13.2 WHQL.

 

  • La rumorosità di fondo è pari a 33.3 dBA per l’intera sessione di test e la distanza di misurazione tra il microfono ed il motore della ventola è pari a 50cm

 

results

 

 

I risultati dell’Arctic Accelero Xtreme IV sono molto validi considerando il rapporto rumorosità e temperature, anche in overclock. Data la presenza di un modello molto impegnativo a livello termico, la R9 290, consigliamo di tenere il dissipatore minimo all' 80% del regime di rotazione, poiché la temperatura riportata dai sensori VRM 1 e 2 tende a salire eccessivamente con RPM inferiori. La presenza del backplate posteriore aiuta, soprattutto se posto all' interno di un case con flussi d'aria convogliati, soluzione ben diversa dal nostro banchetto di test, che risulta essere un test estremo. In un case ben ventilato, le temperature dei VRM saranno inferiori, attestandosi ad un valore compreso fra il test con due ventole Noctua NF-F12 ed il valore riportato senza ventole. Il plate posteriore inoltre permette l'eliminazione del problema dei dissipatori passivi che tendono a staccarsi, con tutte le ovvie conseguenze del caso. I 115 gradi sui VRM, nonostante possano sembrare molto elevati, in realtà rientrano da specifica poiché queste componenti possono lavorare a temperature pari a 120/125 gradi centigradi. Certamente, sarebbe opportuno non andare oltre i 100, ma è d'obbligo considerare una serie di fattori:

 

  • il dissipatore è stato testato sotto furmark
  • furmark è stato utilizzato per un lasso di tempo prolungato
  • la dissipazione era totalmente passiva, in un banchetto senza ventole, quindi i VRM sono risultati essere elevati per questo. In un case, con ventilazione forzata, la situazione è certamente migliore. Sarebbe opportuno prendere come punto di riferimento termico il risultato con le due NFF12 al 50%, pari a 61.9 gradi e 89 gradi per il sensore VRM1

 

Anche in questo caso, similmente alla recensione dell' Hybrid 2-120, il modello Raijintek è certamente un fiero competitor, però adotta un design classico, che per quanto valido presuppone l'utilizzo dei consueti dissipatori passivi; chi li conosce, sa bene che bisogna lavorare con dovizia di particolari, e stare molto attenti alla loro stabilità. La soluzione di ARCTIC è semplicemente eccelsa sotto questo punto di vista, per quanto scomoda, ingombrante e complessa. Da notare che con una configurazione attiva posteriore, le temperature del core aumentano invece che diminuire. Ciò probabilmente dipende da due fattori: l'aria calda in immissione proveniente dal dissipatore della CPU ed i flussi d'aria in contrapposizione anteriore e posteriore, entrambi caldi. Alla luce dei risultati ottenuti, considerati tutti questi elementi, l’Accelero Xtreme IV si è rivelato un prodotto acquistabile senza pensarci sopra, che permetterà un forte decremento di temperature, ma soprattutto rumore, il tutto nella consapevolezza di avere una soluzione monta e dimentica, senza problemi con dissipatori staccati dal PCB e quindi potenziali problemi di overheating.

 

Ecco un test relativo alle frequenze sui nostri sample. Da sinistra a destra: modello / numero modello / marca / frequenza core / frequenza ram/ voltaggio (senza Vdrop) / Power Tune / percentuale di rotazione della ventola

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Come alimentatore è stato utilizzato un Nilox SRM-850W 80Plus Bronze. Da notare, nel caso della R9 290 numero 2, che non è la temperatura ad essere la discriminante nell'ammontare finale delle frequenze, ma il power tune stesso di AMD. 

 

Potenziali modifiche

Non consigliamo la sostituzione delle ventole con modding DIY (Do it yourself), consigliamo invece di tenerlo all'80% di rotazione e dimenticarsi la VGA in questo modo, disinstallando poi i controlli di temperatura poiché non sarà più necessario. Consigliamo inoltre di installare dissipatori passivi classici frontalmente, per migliorare ulteriormente le temperature sui VRM e sulle RAM, mantenendo sempre la sicurezza operativa poich€ qualora si staccassero, saremmo comunque protetti dalla piastra posteriore.

 

Rumorosità

I dissipatori sono perfettamente gestibili con MSI Afterburner quindi la regolazione è ottima (eccetto il modello Raijintek che richiede una regolazione separata). I valori in dBA sono evidenti nei grafici precedenti quindi ogni commento è superfluo.  

 

 

Corsair

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