XtremeHardware presenta: V Roundup delle Ventole - Sistema e metodologia di test

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Abbiamo testato le ventole sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 22.3°C (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo). Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default. Come dissipatore è stato scelto il modello Thermalright TRUE Copper, avente una struttura ad alette serrate ed un’intera superficie in rame, il che significa che sarà possibile sfruttare al contempo elevatissimi CFM, come RPM davvero contenuti. Come vedremo, ci sarà una grande differenza tra le varie velocità di rotazione, questo è un chiaro indice della bontà del sistema di misurazione.

 

SYS PROVA 1366 ROUNDUP FAN V

 

Vogliamo far presente che per ragioni di libera riproducibilità dei nostri test, sono stati osservati i risultati tramite il software Coretemp, in idle e in full load;

NOTA RILEVAZIONE SW: siamo perfettamente al corrente che una rilevazione delle temperature mediante un software di controllo possa essere una modalità discutibile, e soggetta ad alcune variabili dei sensori termici interessati, però è stato scelto di procedere in questo modo per un semplice motivo ovvero la certezza che l’utente finale possa fare lo stesso, e ripetere i test effettuati nella recensione in esame. Vogliamo mostrare situazioni che voi stessi potete verificare, e che voi stessi troverete nel vostro sistema. Se avessimo scelto di testare il carico termico tramite metodi non convenzionali, si sarebbe perso il feeling diretto dell’analisi sulle moderne CPU, e quindi si sarebbe snaturato il senso di tali misurazioni e comparative.

 

NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.

 

 Le temperature in full load sono state misurate dopo 30 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo lavoro e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. Dopo il test di temperatura, sempre secondo lo standard, viene lasciato il dissipatore in idle per 5-10 minuti, al fine di riportare la temperatura entro i valori iniziali. Questo permette lo smaltimento del calore residuo all’interno della struttura, e quindi una migliore misurazione delle temperature stesse. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, uno standard di utilizzo nelle nostre misurazioni.

 

Vogliamo precisare che la procedura di misurazione delle temperature è molto rigorosa; ogni dato riportato viene verificato, ricalcolato tramite test supplementari se sospetto ed inoltre è riposta molta attenzione alla Temperatura Ambiente (Tamb) di modo che i risultati siano il più possibile realistici, riproducibili e fondamentalmente corretti. Potete stare certi che quello che leggete qui, a parità di configurazione e settaggi corrisponde, entro l’errore sperimentale, al valore vero.

 

E’ stata utilizzata una sessione di test, alla seguente frequenza di lavoro:

PARFUNZ

 

 

I test sono stati effettuati con una sola ventola, in configurazione Push. Precisiamo che i test sono stati fatti a due velocità, 800 RPM ed al massimo consentito. Questo ci ha portato a fornire una comparativa a parità di RPM, per la maggioranza dei modelli e quindi fare una stima delle capacità di dissipazione termica. In determinati casi non è stato possibile scendere fino ad 800RPM quindi si è scelto di testare quelle ventole alla velocità minima possibile, simulando un utilizzo silenzioso.

 

Nella parte sinistra del grafico, riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% e quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo. 

 

Corsair